Si è tenuta ieri mercoledì 20 aprile l’Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità sulla Carta dei diritti universali del lavoro. I lavori dell’assemblea sono stati aperti dalla responsabile delle politiche per le disabilità della Cgil, Nina Daita.
Il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso affronta le proposte specifiche del sindacato a favore dei lavoratori disabili, soffermandosi in modo particolare sulla difficoltà di inclusione lavorativa e sulla discriminazione di cui sono vittime le persone disabili.
Secondo il segretario Camusso, la situazione dei lavoratori disabili è stata aggravata da quella “logica di tagli sulla spesa – prevista nella recente legge di stabilità – che ha determinato la restrizione degli spazi di integrazioni per tutti” .
Le motivazioni per cui il governo Renzi non interviene per sanare le ingiustizie e le disuguaglianze non sono legate solo alla necessità di risparmiare, continua il segretario Camusso, ma anche all’effetto ideologico di anni di politica liberista: “Una politica economica che marginalizza, che mette in difficoltà, che divide e che contrappone. Un’idea che determina la diseguaglianza come funzionale alla politica economica”. La Camusso, inoltre, fa luce anche sul fatto che nemmeno in Garanzia Giovani, unico strumento costruito dal governo secondo logiche europee, si affronta il tema della disabilità.
“Stiamo parlando del tema della dignità delle persone, di cosa determina e di quando comincia a definirsi la dignità delle persone. Tutto ciò conduce quindi alla necessità di “ridefinire i diritti e la dignità delle persone. Per questo – conclude il segretario – la nostra carta dei diritti universali del lavoro rappresenta un cambiamento culturale straordinario, perché punta all’unità e all’estensione dei diritti a tuttiì.”