Solo il 15% delle risorse stanziate tre anni fa per l’indennità ai precari che perdono il lavoro sono state assegnate. Si tratta di circa 30 milioni su 200. Ne dà notizia il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, che propone di usare le risorse disponibile per “dare risposta a tutte le domande finora ricevute e respinte per quei collaboratori che risultano ancora privi di lavoro”.
Inoltre, secondo Fammoni “sarebbe possibile modificare i criteri per il 2011 a partire dall’urgente necessità di garantire l’accesso ai lavoratori pubblici, finora esclusi dalla lista dei beneficiari, con risorse già stanziate e senza nessun onere aggiuntivo”.
Oggi a fronte del grande numero di collaboratori che hanno perso il lavoro in questi anni, sono molto pochi coloro che riescono ad avere questa indennità – aggiunge Fammoni – non poteva che essere così, come abbiamo più volte denunciato, a causa di requisiti di accesso assolutamente escludenti”. (LF)
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