“Profonda preoccupazione” dalla Fiom-Cgil per le recenti notizie provenienti dall’azienda Cogne Acciai Speciali, che annuncia l’uso della cassa integrazione per 750 lavoratori, con diverse fermate settimanali.
Secondo Loris Scarpa, coordinatore nazionale Siderurgia per la Fiom-Cgil, e Fabrizio Graziola, segretario generale Fiom-Cgil Valle d’Aosta, “l’azienda giustifica questa decisione con gli effetti della situazione di instabilità globale, causata da conflitti e dazi”, laddove Cogne Acciai Speciali rappresenta la più importante e unica fabbrica siderurgica della Valle d’Aosta, con una storia significativa e un ruolo fondamentale come volano dell’economia industriale della regione.
Attualmente, l’azienda occupa circa 1.500 lavoratrici e lavoratori, tra diretti e indotto, “e cresce l’ansia e l’incertezza riguardo al futuro della multinazionale”. A fronte di ciò, rilevano ancora Scarpa e Graziola, “l’uso cospicuo della cassa integrazione, come previsto dagli accordi in essere, è uno strumento necessario per gestire questa fase critica. Tuttavia deve essere chiaro che non deve rappresentare in alcun modo un preludio a iniziative da parte della multinazionale taiwanese nei confronti dei lavoratori, in un contesto di guerra commerciale e crisi del settore automotive”.
Le preoccupazioni del sindacato, inoltre, sono amplificate dal fatto che il 10% dell’acciaio prodotto è destinato all’esportazione verso gli Stati Uniti, mentre il 23% della produzione è legato al settore automotive. “Pertanto – concludono – riteniamo fondamentale monitorare costantemente la situazione, sia a livello aziendale che istituzionale, e promuovere interventi a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare a partire dai contratti a termine e in somministrazione”.