(Dal Resoconto Sommario)
LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
Presidenza del Presidente
ZANOLETTI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Sacconi.
IN SEDE REFERENTE
(848) Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro
(357) STIFFONI ed altri. – Norme per la tutela dei lavori atipici
(629) RIPAMONTI. – Norme a tutela dei lavori atipici e delega al Governo in materia di previdenza, di formazione, di coordinamento con la disciplina comunitaria e di riduzione del contenzioso in relazione alla qualificazione dei rapporti di lavoro atipici
(869) MONTAGNINO ed altri. – Norme di tutela dei lavori “atipici”
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Si riprende l’esame congiunto dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta di ieri.
Il PRESIDENTE avverte che, in attesa della decisione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari sulla calendarizzazione in Assemblea della proposta di stralcio degli articoli 2, 3, 10 e 12 del disegno di legge n. 848, deliberata ieri dalla Commissione, si riprenderà l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 8, già iniziata nella seduta di giovedì 30 maggio.
Il senatore BATTAFARANO fa presente che, a quanto gli risulta, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, nel prendere in considerazione la richiesta avanzata dalla Commissione di sottoporre quanto prima al voto dell’Assemblea la proposta di stralcio già richiamata dal Presidente, ha anche riesaminato le obiezioni di carattere procedurale sollevate ieri dal senatore Salvi, con uno specifico richiamo al Regolamento. Nella stessa sede si sarebbe convenuto anche sull’opportunità di astenersi da ogni votazione in Commissione prima del pronunciamento dell’Assemblea: a suo avviso, una tale mediazione lascia irrisolta la questione posta in modo del tutto condivisibile dal senatore Salvi e ripresa successivamente anche dal presidente del Gruppo Democratici di sinistra-l’Ulivo.
Secondo il senatore Tommaso SODANO, nella seduta di ieri il richiamo al Regolamento formulato dal senatore Salvi ha chiarito in modo inoppugnabile l’impossibilità di procedere nell’esame in sede referente prima della decisione definitiva dell’Assemblea sullo stralcio di alcuni articoli del disegno di legge n. 848. Egli pertanto condivide la posizione assunta dal senatore Salvi e ritiene che la preclusione alla prosecuzione dell’esame deve intendersi comprensiva anche della fase di illustrazione degli emendamenti. A suo avviso, sarebbe comunque preferibile sospendere l’esame in attesa dell’esito della prossima Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari e della decisione sull’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea della proposta di stralcio all’esame.
Il senatore DI SIENA ritiene che un approfondimento sulle questioni poste nella seduta di ieri dal senatore Salvi possa costituire un utile contributo ad una riflessione sull’andamento complessivo della discussione in Commissione del disegno di legge n. 848. Egli non intende certo mettere in discussione le decisioni, peraltro insindacabili, adottate nella seduta di ieri dalla Presidenza della Commissione, ma ritiene che non si possa prescindere da una valutazione preoccupata sui numerosi fattori esterni di condizionamento del dibattito parlamentare sul disegno di legge n. 848, che hanno conferito ad esso un carattere di artificiosità, accentuato dagli atteggiamenti oscillanti assunti dal Governo, specialmente in ordine a tempi e modalità dell’iter di approvazione. Sarebbe quindi opportuno che tutti i Gruppi politici apprezzassero responsabilmente le conseguenze derivanti dallo stralcio deliberato ieri in Commissione, poiché esso non è indifferente rispetto al contenuto della delega. Pertanto la prosecuzione dell’esame del disegno di legge n. 848 prima della deliberazione definitiva dell’Assemblea sulla proposta di stralcio di alcuni articoli di esso appare una scelta contraddittoria e difficilmente riconducibile alla fattispecie disciplinata dal comma 3 dell’articolo 43, come peraltro è stato messo in evidenza anche dal Presidente del Gruppo Democratici di sinistra-l’Ulivo, nella presa di posizione ricordata dal senatore Battafarano.
Il senatore TOFANI fa presente che nella seduta di ieri, alla quale egli ha preso parte, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ha convenuto all’unanimità sulla possibilità che, in attesa del pronunciamento dell’Assemblea, si procedesse nell’illustrazione degli emendamenti riferiti agli articoli del disegno di legge n. 848 non toccati dalla proposta di stralcio.
Il PRESIDENTE, preso atto delle osservazioni formulate dagli intervenuti, ricorda che nella seduta di ieri egli ha chiarito, con riferimento ai rilievi del senatore Salvi, di non ritenere che l’applicazione dell’articolo 43, comma 3 del Regolamento, con riferimento alla disciplina dello stralcio, comporti la preclusione dell’esame in sede referente delle parti del disegno di legge estranee alla proposta di stralcio medesima. Ritiene pertanto che, preso atto dei differenti punti di vista sulla questione, si debba proseguire con l’illustrazione degli emendamenti riferiti all’articolo 8.
Il senatore RIPAMONTI, anche alla luce di quanto è stato riferito circa l’esito della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, ritiene necessario un riesame della questione richiamata ieri dal senatore Salvi, che non ha una valenza soltanto di carattere formale, dato che, non essendo ancora intervenuta una decisione definitiva dell’Assemblea sulla proposta di stralcio, ad oggi la Commissione non è nella condizione di sapere qual è il testo su cui è chiamata a pronunciarsi. Una migliore ponderazione della decisione adottata ieri dal Presidente sarebbe stata quindi opportuna.
Il PRESIDENTE, preso atto delle osservazioni del senatore Ripamonti, dà quindi la parola ai proponenti degli emendamenti all’articolo 8, per il seguito dell’illustrazione. Avverte che, a seguito dell’accoglimento dell’emendamento 1.80 – che ha sostituito in tutto il testo del disegno di legge n. 848 l’espressione “comparativamente rappresentative”, riferita alle organizzazioni sindacali, con l’altra “comparativamente più rappresentative” – risultano assorbiti gli emendamenti 8.39, 8.50 e 8.106.
Il senatore RIPAMONTI, nel ribadire il suo disagio per la conferma della decisione di proseguire l’esame in sede referente indipendentemente dalla deliberazione definitiva dell’Assemblea sulla proposta di stralcio, dà per illustrati tutti gli emendamenti all’articolo 8 di cui è primo firmatario e dei quali non ha dato conto nella seduta del 30 maggio.
Il senatore Tommaso SODANO dà anch’egli per illustrati gli emendamenti all’articolo 8 di cui è primo firmatario.
Il senatore DI SIENA dà per illustrati gli emendamenti 8.108, 8.117 e 8.115.
Il senatore BATTAFARANO illustra l’emendamento 8.109, il cui significato è analogo al precedente emendamento 8.108, poiché entrambi hanno il fine – in via subordinata rispetto alla proposta, già illustrata, di soppressione della lettera a) del comma 1 dell’articolo 8 – di assicurare la congruità dell’indennità di disponibilità prevista per la fattispecie contrattuale del lavoro a chiamata. Con la soppressione della lettera b), di cui all’emendamento 8.110, si intende eliminare un principio di delega che, nel consentire di adempiere all’obbligo legislativo di assunzione dei disabili attraverso il ricorso a forme di lavoro temporaneo, è suscettibile, senza l’introduzione di adeguati correttivi, di legittimare anche il principio della temporaneità dell’obbligo medesimo. Sarebbe quanto meno necessario precisare, come previsto da un successivo emendamento, che nel caso di ricorso al lavoro temporaneo, l’obbligo di assunzione si considera assolto secondo il principio del pro rata temporis. A tale finalità si ispira anche l’emendamento 8.123, mentre l’emendamento 8.125 si propone di pervenire ad una più puntuale definizione del lavoro occasionale: in proposito, va osservato che l’individuazione di un criterio temporale per delimitare tale fattispecie è necessario anche al fine di evitare gli abusi derivanti da un uso distorto dei rapporti di lavoro atipici. L’emendamento 8.126 introduce un elemento di garanzia, sempre con riferimento al rapporto di lavoro coordinato e continuativo.
Proseguendo nell’esposizione, il senatore Battafarano fa quindi proprio e dà per illustrato l’emendamento 8.127, e dà conto dell’emendamento 8.113 volto a rendere meno generica la condivisibile indicazione contenuta nel numero 3) della lettera c), sulle tutele fondamentali a presidio della dignità e della sicurezza dei collaboratori, integrandola con uno specifico riferimento alla maternità, alla malattia e all’infortunio. Nella stessa logica si muove anche l’emendamento 8.128, che approfondisce e articola il tema dell’estensione delle tutele e dei diritti per i collaboratori. Si tratta, peraltro, di questioni che sono affrontate anche nella Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori recentemente elaborata dai Gruppi politici che fanno capo all’Ulivo. L’emendamento 8.130 introduce un opportuno rinvio alla contrattazione collettiva, mentre con l’emendamento 8.132 si intende sottolineare la necessità di un sistema sanzionatorio idoneo a colpire qualsiasi tentativo di avvalersi dei rapporti di lavoro atipici per aggirare gli obblighi fiscali e contributivi. Dà per illustrato l’emendamento 8.114 e fa proprio l’emendamento 8.133, sottolineando l’esigenza di pervenire alla soppressione del riferimento agli enti con fine di lucro alla lettera d) del comma 1. Con la soppressione della lettera e) del comma 1, di cui all’emendamento 8.116, si intende sollecitare una riflessione sull’opportunità di disciplinare a livello legislativo il cosiddetto job sharing, già oggetto di una specifica regolazione con una recente circolare del Ministero del lavoro. L’emendamento 8.134, infine, intende consentire la sostituzione temporanea del prestatore di lavoro, previa accettazione del committente.
Il senatore TOFANI, relatore, fa presente che l’emendamento 8.101 tende a rendere più chiaro il principio di delega di cui alla lettera a) del comma 1. Dà quindi per illustrati gli emendamenti 8.102 e 8.103.
Il senatore TREU illustra l’emendamento 8.111 che, come già è stato accennato dal senatore Battafarano, intende precisare i contenuti del principio di delega di cui alla lettera b), numero 1) del comma 1, nel senso di riconoscere il carattere temporaneo dell’adempimento dell’obbligo di assunzione di lavoratori disabili mediante il ricorso a forme di rapporto di lavoro a termine.
L’emendamento 8.124 interviene sulla delicata materia della disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative, al fine di chiarire che i criteri temporali di durata della prestazione debbono essere individuati con precisione per garantire la proporzionalità tra la retribuzione e la quantità e qualità del lavoro svolto, ed anche per differenziare tali fattispecie contrattuali rispetto alle collaborazioni di natura occasionale, per le quali l’emendamento individua i limiti temporali e di reddito ben precisi. L’emendamento 8.135 intende precisare il principio di delega di cui alla lettera e) del comma 1, nel senso di prevedere che la cessazione della prestazione da parte di uno dei lavoratori non comporta la cessazione del rapporto.
Il senatore FABBRI dà per illustrati gli emendamenti 8.136, 8.137 e 8.138.
Il senatore TREMATERRA dà per illustrati gli emendamenti 8.42, 8.41 e 8.43
Il senatore VIVIANI illustra l’emendamento 8.112, soppressivo della lettera c) del comma 1 dell’articolo 8. Osserva infatti che i principi di delega relativi alla disciplina del rapporto di lavoro coordinato e continuativo contenuti in tale lettera appaiono eccessivamente generici e sono del tutto inidonei a orientare la regolazione legislativa di una materia particolarmente complessa, oggetto, tra l’altro, di articolate iniziative legislative approvate dal Senato nella passata legislatura.
Stante l’assenza dei proponenti, il senatore RAGNO fa propri e dà per illustrati gli emendamenti 8.118, 8.121, 8.119 e 8.120
Il senatore MORRA dà per illustrati gli emendamenti 8.1 e 8.2.
Il PRESIDENTE dà per illustrato l’emendamento 8.40. Avverte quindi che l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 8 è conclusa.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA DI MERCOLEDI’ 5 GIUGNO E DI GIOVEDI’ 6 GIUGNO.
Il PRESIDENTE avverte che, in accoglimento della richiesta avanzata dai rappresentanti di alcuni Gruppi politici, la seduta notturna già convocata per oggi, mercoledì 5 giugno alle ore 20,30, non avrà più luogo.
Avverte altresì che la seduta convocata per domani giovedì 6 giugno non avrà più luogo.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE, considerata la rilevante mole degli impegni della Commissione, propone di prevedere per la prossima settimana, oltre alle sedute pomeridiane di martedì e di mercoledì e alla seduta antimeridiana di giovedì, la convocazione di una ulteriore seduta notturna nella giornata di mercoledì 12 giugno.
Conviene la Commissione