185ª Seduta
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO
La seduta inizia alle ore 13,15.
IN SEDE CONSULTIVA
(1829) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 6a Commissione. Esame. Parere favorevole )
Nell’introdurre l’esame, il relatore LAUS (PD) osserva che i limiti delle misure contenute nel decreto-legge in titolo, cui prevedibilmente non potranno essere apportate modifiche, potranno risultare superati in esito all’iter di conversione del decreto-legge 19 maggio, n. 34, attualmente all’esame della Camera dei deputati.Dopo aver rammentato le disposizioni in materia creditizia e tributaria maggiormente significative, il relatore si sofferma sugli aspetti del decreto-legge in esame di più specifica competenza della Commissione, a partire dall’articolo 29-bis, il quale definisce in relazione al contagio da COVID-19 il contenuto dell’obbligo generale del datore di lavoro di tutela dell’integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori, con riferimento alle previsioni di cui all’apposito protocollo sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, nonché alle eventuali successive modificazioni e integrazioni e agli altri protocolli e linee guida, nazionali o regionali.
Dà quindi conto dell’articolo 31, volto all’incremento delle risorse destinate agli emolumenti accessori del personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e dell’articolo 35, che semplifica le modalità di rilascio dell’identità digitale (PIN) da parte dell’INPS.
Passa poi all’articolo 41, commi da 1 a 4, finalizzato a estendere la possibilità del riconoscimento di trattamenti di integrazione salariale, ordinaria o in deroga, nonché di assegno ordinario ai lavoratori assunti fra il 24 febbraio e il 17 marzo 2020 e a esentare le domande di concessione della cassa integrazione in deroga dall’imposta di bollo.
La senatrice TOFFANIN (FIBP-UDC) rileva criticamente che di fatto il Senato è impossibilitato ad apportare miglioramenti al testo del decreto-legge in esame. Puntualizza inoltre la necessità, superata la prima fase dell’emergenza, di attuare una seria programmazione per il rilancio dell’economia, mentre sul piano della liquidità alle imprese sussistono numerose perplessità, relative in particolare alla farraginosità delle procedure gravanti sulle imprese. Rimarca poi il carattere positivo dell’introduzione dell’articolo 29-bis in relazione alla responsabilità dell’impresa per i casi di contagio da COVID-19 nei luoghi di lavoro, pur mettendo in rilievo le esitazioni della politica nel fornire soluzioni adeguate rispetto a tale materia, così da consentire al potere giudiziario di disporre di margini di discrezionalità eccessivi. Conclusivamente auspica che il decreto-legge n. 34 possa essere oggetto di effettivo esame da parte di entrambi i rami del Parlamento.
Il senatore ROMEO (L-SP-PSd’Az) prevede che, come già avvenuto in numerose occasioni, la trattazione del decreto-legge in esame terminerà con il voto sulla questione di fiducia, in conseguenza dei tempi eccessivamente ristretti a disposizione del Senato prima della decadenza del provvedimento. Soffermandosi sulla questione della liquidità a favore della ripresa del sistema produttivo, fa presente l’insufficienza delle risorse effettivamente a disposizione delle imprese, a causa della mancanza di previsioni volte a snellire gli adempimenti cui sono tenuti gli istituti di credito, i quali necessariamente si traducono in una lentezza nelle procedure penalizzante per il sistema imprenditoriale. A tale proposito segnala i rischi connessi alla sostenibilità del sistema di welfare in conseguenza delle difficoltà oggettive incontrate dagli operatori economici nella fase di ripresa. Sottolinea infine l’orientamento sfavorevole della propria parte politica nei confronti del provvedimento, facendo presente che l’auspicata collaborazione fra maggioranza e opposizione potrà avere luogo sulla base di presupposti diversi, tra i quali il rispetto dei principi del sistema bicamerale.
La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) condivide gli interventi precedenti e critica la portata limitata del provvedimento in esame, specie in riferimento all’entità dell’impegno finanziario destinato al sostegno delle piccole e medie imprese.
Il senatore DE VECCHIS (L-SP-PSd’Az) sottolinea le difficoltà incontrate da numerosi utenti nella procedura relativa all’identità digitale presso l’INPS, conseguente al mancato recapito di parte del PIN necessario ad accedere alle prestazioni.
Il senatore FEDE (M5S) richiama l’esigenza di un comune senso di responsabilità a fronte della necessità di affrontare l’emergenza sanitaria in corso e le sue conseguenze economiche. Ritiene in particolare che lo snellimento delle procedure finalizzato a favorire la ripresa dell’attività economica debba giovarsi di un costruttivo rapporto di collaborazione tra le forze politiche.
Nessun altro chiedendo la parola, il relatore LAUS (PD) replica osservando particolarmente l’opportunità di instaurare un dialogo proficuo ai fini di un complessivo alleggerimento degli adempimenti a carico del sistema imprenditoriale. Dopo aver rilevato che l’entità dell’impegno finanziario a favore delle piccole e medie imprese è commisurato alle esigenze di tali soggetti, fa presente che l’accoglimento di sollecitazioni provenienti dalle diverse parti politiche ha consentito di affrontare in maniera positiva la questione della disciplina in materia di responsabilità del datore di lavoro nei casi di contagio. Auspica che si realizzi una collaborazione virtuosa con le forze di opposizione a partire dall’esame del decreto-legge n. 34.
Propone infine alla Commissione l’espressione di un parere favorevole sul provvedimento in esame.
Il senatore FLORIS (FIBP-UDC) rileva la mancanza di disponibilità a un’interlocuzione costruttiva da parte di Governo e maggioranza, pur risultando essenziale un atteggiamento di collaborazione al fine di fronteggiare adeguatamente l’attuale situazione di crisi. Dichiara quindi il voto contrario del proprio Gruppo.
Intervenendo per dichiarazione di voto contrario a nome del proprio Gruppo, la senatrice NISINI (L-SP-PSd’Az) critica l’incoerenza tra gli intenti manifestati dagli esponenti del Governo e l’entità concreta delle sue azioni, che risulta del tutto deludente, a partire dalla questione della liquidità da garantire alle imprese in relazione alle difficoltà permanenti nell’accesso al credito, anche in conseguenza della chiusura rispetto alle proposte provenienti dai territori e veicolate dai gruppi di opposizione. Mette quindi in luce l’impegno profuso dagli enti locali a favore del sistema produttivo e dello sport di base, pur in assenza di sostegno da parte del Governo.
La proposta di parere favorevole formulata dal relatore, verificata la presenza del prescritto numero legale, è infine posta in votazione.
La Commissione approva.
(867-B) Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 12a Commissione. Esame e rinvio)
Nel riferire sui profili di competenza del disegno di legge in esame, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera, la relatrice GUIDOLIN (M5S) illustra in primo luogo l’articolo 1, che esplicita i richiami normativi per le nozioni delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, quindi l’articolo 2, concernente l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Prosegue dando conto del successivo articolo 3, che prevede la promozione di iniziative di informazione sull’importanza del rispetto del lavoro del personale esercente le professioni sanitarie e socio-sanitarie, mentre l’articolo 4 stabilisce pene aggravate per i casi di lesioni personali gravi o gravissime, cagionate a soggetti esercenti una delle professioni summenzionate o a soggetti che svolgono attività ausiliarie rispetto alle stesse, a causa o nell’esercizio delle relative professioni o attività e l’articolo 5 inserisce tra le circostanze aggravanti dei delitti commessi con violenza o minaccia l’aver agito in danno di uno dei soggetti summenzionati, a causa o nell’esercizio della relativa professione o attività.
Dopo aver rammentato che l’articolo 6 – non modificato dalla Camera – esclude, nei casi in cui siano commessi con violenza o minaccia in danno dei soggetti summenzionati nell’esercizio delle loro funzioni, i reati di percosse e lesione personale dall’ambito delle fattispecie punibili solo a querela della persona offesa, rileva che l’articolo 7 prevede l’adozione di misure di prevenzione da parte delle strutture in cui opera il personale sanitario e socio-sanitario e che l’articolo 8 dispone l’istituzione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.
Avviandosi alla conclusione, osserva che l’articolo 9 commina una sanzione amministrativa pecuniaria per l’ipotesi di condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste, mentre l’articolo 10 – non modificato dalla Camera – reca le clausole di invarianza finanziaria.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(1721) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019
(Doc. LXXXVI, n. 3) Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020
(Doc. LXXXVII, n. 3) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2019
(Relazione alla 14a Commissione sul disegno di legge n. 1721. Parere alla 14a Commissione sul Doc. LXXXVI, n. 3 e sul Doc. LXXXVII, n. 3. Seguito dell’esame congiunto del disegno di legge n. 1721 e del Doc. LXXXVI, n. 3, congiunzione con l’esame del Doc. LXXXVII, n. 3, e rinvio)
La relatrice PARENTE (IV-PSI) illustra le parti di competenza della Commissione contenute nella Relazione consuntiva sulla partecipazione italiana all’Unione europea, relativa all’anno 2019, facendo innanzitutto riferimento agli adempimenti svolti ai fini dell’attuazione dell’Agenda europea per le competenze, quindi alle azioni a sostegno dell’occupazione, particolarmente giovanile.
Prosegue dando conto dell’operato degli organi competenti rispetto alle attività della rete EURES per la mobilità professionale dei giovani dai 18 ai 35 anni e dell’impegno del Governo nell’ambito del potenziamento delle reti per la formazione e la valorizzazione delle competenze.
Dopo aver dato conto della partecipazione del Governo ai lavori per la predisposizione delle misure per la tutela di salute e sicurezza sul lavoro, si sofferma sul contributo in relazione a materie quali il distacco nell’ambito di prestazioni di servizi, i Comitati aziendali europei, l’istituzione dell’Autorità europea del lavoro, la Piattaforma europea sul lavoro non dichiarato, la cooperazione tra le autorità di controllo, il distacco transnazionale e la sicurezza sociale transfrontaliera.
Richiama poi l’attenzione sulle misure di contrasto alla povertà, nonché sull’impegno del Governo nel negoziato per la direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare e nel sostegno alle famiglie. Successivamente si sofferma sulla promozione delle politiche per le pari opportunità e per la formazione e l’integrazione dei giovani migranti.
Illustra quindi le azioni intraprese con la finalità del contrasto al fenomeno del caporalato e in generale allo sfruttamento del lavoro nel settore agricolo.
Dopo aver richiamato la partecipazione alla revisione della direttiva “Carta blu” (2009/50/CE), relativa agli ingressi per lavoro di cittadini di Paesi terzi altamente qualificati e all’attuazione della disciplina sulla mobilità dei lavoratori fra Stati membri, si avvia alla conclusione illustrando le iniziative e le misure mirate all’inclusione sociale e al sostegno a favore delle persone con disabilità.
Ai sensi dell’articolo 144-bis, comma 6, del Regolamento, propone infine la congiunzione dell’esame del Doc. LXXXVII, n. 3, con l’esame del disegno di legge di delegazione europea 2019 (n. 1721) e del Doc. LXXXVI, n. 3 (Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020), richiamando peraltro l’opportunità di un aggiornamento dei contenuti della Relazione programmatica alla luce delle conseguenze dell’epidemia da COVID-19.
La presidente MATRISCIANO specifica che la trattazione darà luogo a esiti distinti.
La Commissione conviene sulla proposta della relatrice.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
SCONVOCAZIONE DI SEDUTE
In considerazione dell’andamento dei lavori, la presidente MATRISCIANO avverte che le sedute già convocate alle ore 14,30 di oggi, mercoledì 3 giugno, e alle 8,30 di domani, giovedì 4 giugno, non avranno luogo.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 14,25.