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Home - Camera - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

23 Ottobre 2013
in Camera

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 23 ottobre 2013 — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Jole SANTELLI.

La seduta comincia alle 14.35.

Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l’impianto audivisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l’attivazione.

5-01253 Fedriga: Sugli effetti della recente riforma pensionistica.

Massimiliano FEDRIGA (LNA) illustra la propria interrogazione, chiedendo se il Governo intenda intervenire per riparare ai rilevanti danni provocati dalla «riforma Fornero», che coinvolgono, nel caso di specie, lavoratori impegnati nell’assistenza di familiari disabili. Si augura che il Governo, nel rispondere, non si limiti a citare gli interventi di modifica previsti in materia nell’ambito del provvedimento sulla pubblica 101 del 2013), in queste ore all’esame della amministrazione (decreto-legge n. Camera, tenuto conto che su di essi sussistono allo stato molte perplessità dal punto di vista delle coperture finanziarie. Fa notare che le politiche nefaste assunte dai due ultimi Governi non hanno fatto altro che aggravare il fenomeno della disoccupazione giovanile, sottolineando, in particolare, come le riforme in materia previdenziale, innalzando i requisiti pensionistici, abbiano contribuito a ritardare l’ingresso nel mondo del lavoro delle nuove generazioni.

Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.

Massimiliano FEDRIGA (LNA), nel replicare, evidenzia come la recente riforma pensionistica abbia prodotto conseguenze dannose per i lavoratori, a fronte di risparmi di spesa che, considerato l’impegno assunto per tutelare i cosiddetti esodati, non appaiono così significativi. Auspicato che possa essere individuata un’adeguata copertura agli interventi di modifica sul 101 del 2013, che intervengono a salvaguardare testo del decreto-legge n. proprio la contribuzione figurativa dei soggetti che assistono disabili gravi, fa notare che con le ultime riforme pensionistiche gli ultimi due Governi hanno scaricato sul settore privato gli oneri connessi al conseguimento di obiettivi di finanza pubblica, ostacolando l’accesso al lavoro dei giovani. Osserva, peraltro, che i conti pubblici – sui quali incidono sempre di più gli interventi di sostegno al reddito – non potranno mai realmente essere in ordine se prima non si garantisce una effettiva crescita produttiva e occupazionale del Paese.

5-01254 Baldassarre: Su un grave caso di sospensione dell’erogazione di indennità di accompagnamento.

Marco BALDASSARRE (M5S) illustra la propria interrogazione, chiedendo al Governo se intenda ripristinare la prestazione economica relativa all’indennità di accompagnamento per il cittadino indicato nell’atto ispettivo in titolo, che ritiene sia stato penalizzato a causa di una interpretazione restrittiva dell’INPS in ordine al requisito di dimora abituale.

Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.

Marco BALDASSARRE (M5S), nel replicare, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, prendendo atto con favore del ripristino della prestazione in oggetto a favore del soggetto interessato.

5-01255 Antimo Cesaro: Procedure per il riconoscimento della pensione ai lavoratori salvaguardati.

Antimo CESARO (SCpI) illustra la propria interrogazione, facendo notare che egli ha inteso farsi interprete delle esigenze di talune categorie di lavoratori esodati, che risultano in attesa di vedere riconosciuta in concreto la salvaguardia delle propria posizione previdenziale. Chiede, in proposito, quali urgenti iniziative il Governo intenda porre in essere per assicurare ai suddetti lavoratori una definizione della loro situazione pensionistica.

Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.

Antimo CESARO (SCpI) si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, laddove questa ha fornito chiarimenti importanti circa l’entità delle domande accolte o in fase di monitoraggio da parte dell’INPS. Dichiarato che continuerà a vigilare sulla vicenda con attenzione, sollecita il Governo a tenere aggiornato il Parlamento circa l’esito delle procedure in atto, al fine di garantire il veloce smaltimento di tutte le domande presentate dai lavoratori.

5-01256 Di Salvo: Pagamento dei trattamenti pensionistici per i lavoratori salvaguardati.

Titti DI SALVO (SEL), dopo aver premesso che ritiene preoccupanti i dati forniti dal Governo in risposta alla interrogazione precedente, con riferimento al numero di domande accolte dall’INPS in materia di deroghe alla disciplina previdenziale vigente, illustra la propria interrogazione, chiedendo chiarimenti, in particolare, sulla posizione di coloro che rientrano nel secondo intervento di salvaguardia (si tratterebbe di 55 mila soggetti). Rispetto a tali soggetti fa notare che si sono registrati casi controversi di domande pensionistiche – rigettate dall’INPS, ma poi riammesse, a seguito di ricorsi vinti – che lo stesso Istituto previdenziale continua a definire giacenti, senza darvi ulteriore seguito. Chiede al Governo di intervenire presso l’INPS per risolvere tale problematica ed impedire che le procedure di accertamento dei requisiti per l’ammissione alla salvaguardia si svolgano in maniera tale da rappresentare una ulteriore forma di vessazione nei confronti di lavoratori già gravemente penalizzati dalla recente riforma previdenziale.

Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.

Titti DI SALVO (SEL), pur ringraziando il Governo per i dati forniti, ritiene che la sua risposta sia stata elusiva rispetto ai quesiti posti nell’interrogazione, che riguardavano, in particolare, i motivi del mancato completamento delle procedure di accoglimento delle domande presentate da talune categorie di esodati. Auspica che il Governo agisca presso l’INPS affinché, da un lato, sia garantita maggiore trasparenza sullo stato di elaborazione delle pratiche, al fine di rendere gli interessati a conoscenza della loro situazione, e, dall’altro, venga assicurata quanto prima l’erogazione dei relativi trattamenti pensionistici.

Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.55.

 

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Mercoledì 23 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Jole SANTELLI.

La seduta comincia alle 14.55.

Comunicazione della Commissione europea «Lavorare insieme per i giovani d’Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile» (COM (2013)447 final).
(Esame ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del provvedimento.  

Monica GREGORI (PD), relatore, osserva che la Commissione inizia oggi, ai sensi dell’articolo 127 del regolamento, l’esame della Comunicazione «Lavorare insieme per i giovani d’Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile», presentata dalla Commissione europea il 19 giugno 2013.
Fa presente che l’atto si inquadra nell’ambito delle numerose iniziative delle istituzioni europee, nonché dei dibattiti attualmente in corso in varie sedi, sul tema della disoccupazione giovanile. Evidenzia che la Comunicazione è stata presentata subito prima del Consiglio europeo del 26-27 giugno scorso che è stato dedicato – com’è noto – proprio a tale tema e, in particolare, all’attuazione delle azioni e delle misure di cui alla proposta di Raccomandazione Garanzia per i giovani (COM(2012)729), che fa parte del pacchetto sulla disoccupazione giovanile presentato dalla Commissione nel dicembre 2012, nonché delle norme operative per attuare l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile proposta dal Consiglio europeo nella riunione del 7 e 8 febbraio 2013, cui ha fatto seguito la Comunicazione della Commissione COM(2013)144 «Iniziativa per l’occupazione giovanile»del 12 marzo 2013.
Ricorda che la Raccomandazione Garanzia per i giovani (COM(2012)729) è stata adottata formalmente dal Consiglio il 22 aprile 2013 e propone l’introduzione di una «Garanzia per i giovani» che assicuri che tutti i giovani di età fino a 25 anni ricevano – entro 4 mesi dal termine di un ciclo d’istruzione formale o dall’inizio di un periodo di disoccupazione – un’offerta di lavoro, di prosecuzione dell’istruzione scolastica, di apprendistato o di tirocinio di qualità elevata. Evidenzia che la definizione del quadro istituzionale entro il quale dovrà essere istituita la Garanzia per i giovani è lasciato ai singoli Stati membri, nel rispetto dei rispettivi ordinamenti nazionali.
Fa notare che l’Italia, che presenta un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti nella zona EU27, si è attivata per attuare la Garanzia 76 del 2013. In particolare, per i giovani con l’articolo 5 del decreto-legge n. è stata disposta l’istituzione presso il Ministero del lavoro di un’apposita struttura di missione con compiti propositivi e istruttori. Segnala che la struttura opera in via sperimentale, in attesa della definizione del processo di riordino sul territorio nazionale dei servizi per l’impiego (finora concentrati più sulla formazione e sull’orientamento e non sull’inserimento nel mercato del lavoro) e cesserà comunque al 31 dicembre 2015.

A riguardo, fa presente come, nelle more dell’approvazione del decreto-legge n.76 del 2013, il Governo ha dato parere favorevole all’ordine del giorno 9/01458/034, che impegna il Governo a far si che la struttura di missione, operi: in linea con gli standard e la normativa dell’Unione in materia, favorendo l’elaborazione delle migliori strategie rivolte all’utilizzo degli strumenti finanziari europei di riferimento, la corretta attuazione della Garanzia per i giovani e la nascita di partenariati rivolti alla sensibilizzazione delle politiche giovanili europee; nel rispetto del principio di sussidiarietà, oltre a quello di leale collaborazione, salvaguardando i differenti contesti socio-economici territoriali; coinvolgendo il Parlamento in merito al monitoraggio degli interventi relativi alla Garanzia per i giovani e alla formulazione delle proposte di miglioramento dell’azione amministrativa; coinvolgendo, altresì le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nelle more della composizione della struttura di missione, così come in materia di costituzione della Banca dati delle politiche attive e passive.

Su questo ultimo punto fa presente che, secondo quanto si apprende, dal 30 luglio scorso, data d’insediamento della struttura di missione, si sarebbero tenute già cinque riunioni alla presenza dei rappresentanti del Ministero del lavoro, delle Regioni, delle Provincie, dell’Isfol e di Italia Lavoro. Osserva come sia, invece, importante anche il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, per poter condividere e strutturare anche con loro gli sviluppi legati all’andamento dei lavori della struttura. Del resto, fa notare che i primi a parlare di Garanzia per i giovani, ormai un anno fa (gennaio 2013), furono proprio i sindacati.
Inoltre, circa il funzionamento della struttura di missione, ritiene sia utile avere dal Governo aggiornamenti in tale ambito, in particolare alla luce delle conclusioni dell’incontro tecnico tra rappresentanti della Commissione europea e degli Stati membri che si è tenuto a La Hulpe il 17 e il 18 ottobre.

Sottolinea, inoltre, che, nel documento conclusivo dell’indagine conoscitiva approvato il 16 ottobre 2013, la Commissione ha, da ultimo, paventato la possibilità che l’attuazione nel nostro ordinamento della Garanzia per i giovani sia messa a rischio dal mancato ammodernamento delle strutture amministrative di intermediazione, in primo luogo i centri per l’impiego. Per scongiurare tale eventualità, evidenzia che la XI Commissione auspica una concentrazione di risorse umane su tali strutture, operando una decisa razionalizzazione dell’esistente e facendo leva sulla collaborazione con le strutture private attualmente operanti sul territorio nazionale.
Fa presente che la Camera, sin dall’inizio della legislatura, si è occupata del corretto recepimento della Garanzia per i giovani nel nostro Paese, impegnando il Governo con la mozione 1/00034, approvata il 20 giugno 2013, a riconoscere l’estrema importanza degli strumenti comunitari messi in atto per il rilancio dell’occupazione giovanile; a mettere in campo tutte le misure necessarie a recepire il sistema europeo di garanzia per i giovani, a potenziare ed armonizzare il ruolo dei centri per l’impiego, e di tutti gli strumenti per le politiche attive sul lavoro, su tutto il territorio nazionale, ad attivare adeguate sedi di confronto con i rappresentanti delle regioni e delle amministrazioni locali nonché con le organizzazioni sindacali dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative su base nazionale, a valutare la possibilità di assumere le necessarie iniziative per istituire, al più presto e in armonia con le previsioni di bilancio, un fondo nazionale per l’attuazione della Garanzia per i giovani.

A tale proposito segnala che la   Commissione europea il 17 giugno 2013 ha presentato una proposta di decisione sulla riforma dei servizi pubblici per l’impiego (COM(2013)439, che prevede per il periodo 1o gennaio 2014 – 31 dicembre 2020, la creazione di una rete di servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri al fine di modernizzare i servizi medesimi e consentire loro di operare in modo completo e proficuo nell’attuale fase di crisi economica. Ritiene che sarebbe molto utile conoscere gli intendimenti del Governo in tale ambito, nonché acquisirne il parere sull’atto che ho testé richiamato. Segnalo, altresì che l’XI Commissione del Senato si è pronunciata in senso favorevole alla proposta, il 9 agosto scorso.

Fa poi presente che, alla data del 12 ottobre 2013, risulta che hanno deliberato sull’iniziativa complessiva della Garanzia per i giovani i Parlamenti della Germania, della Polonia, la Camera dei Comuni del Regno Unito e il Senato della Repubblica Ceca, mentre in Italia, il Governo non ha ancora provveduto ad emanare una disciplina complessiva.

A riguardo, giudica opportuno invece rilevare come, già dal maggio 2013, risulta presentata, 867, annunziata e assegnata alla XI Commissione la proposta di legge n. Disposizioni per l’attuazione di schemi di Garanzia per i giovani. Fa presente che la proposta di legge individua una disciplina e organizzazione complessiva dello strumento, definendo i principi generali e le linee guida d’istituzione della Garanzia per i giovani in Italia, nell’ottica dell’armonizzazione rispetto al quadro comunitario.
Evidenzia che nella Comunicazione della Commissione sono, infine, riportate in estratto le raccomandazioni indirizzate dalla Commissione ai Paesi membri, con riferimento alle politiche da adottare per fare fronte all’emergenza della disoccupazione giovanile. Per quanto riguarda l’Italia, segnala che la Commissione europea raccomanda di potenziare l’istruzione e la formazione professionale, rendere più efficienti i servizi pubblici per l’impiego e migliorare i servizi di consulenza per gli studenti del ciclo terziario; intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare la qualità e i risultati della scuola, anche tramite una riforma dello sviluppo professionale e della carriera degli insegnanti.
In   conclusione, fatto notare che la Comunicazione oggi all’esame, dal punto di vista temporale, per certi aspetti è stata superata dai successive iniziative adottate in ambito europeo e mi riferisco in particolare agli esiti del Consiglio europeo di giugno, sottolinea, tuttavia, che questa è un’occasione utile per fare il punto sulla situazione e sollecitare il Governo a fornire indicazioni puntuali sul prosieguo della sua azione in tale ambito. Al fine di un esame completo e puntuale della Comunicazione e della relativa composizione della posizione italiana in sede comunitaria, sottolinea la necessità di audire il Governo, in merito alle iniziative che s’intendono intraprendere per una immediata attuazione della Garanzia per i giovani e delle altre raccomandazioni comunitarie contenute nella Comunicazione, allo stato di avanzamento dei lavori della struttura di missione sperimentale e sulla necessità di procedere ad una complessiva riforma dei centri per l’impiego prima dell’effettiva entrata in vigore degli strumenti comunitari. Allo stesso modo, ritiene opportuno poter ascoltare le parti sociali e, per quanto di loro competenza, i rappresentanti italiani nelle istituzioni comunitarie.

Teresa BELLANOVA (PD), considerata l’importanza delle questioni poste nella esauriente relazione testé svolta, giudica opportuno concedere ai gruppi un tempo congruo per svolgere i necessari approfondimenti di merito.

Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

 

SEDE REFERENTE

Mercoledì 23 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Jole Santelli.

La seduta comincia alle 15.10.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta   del 18 settembre 2013.

Cesare DAMIANO, presidente, comunica che, in esito ai lavori del Comitato ristretto, che si sono conclusi nella giornata di ieri, è stata elaborata una proposta di testo unificato dei progetti di legge in esame.
Al riguardo, avverte che si è convenuto che – pur avviando oggi il dibattito su tale proposta di testo unificato – la deliberazione sulla sua adozione come testo base, per il seguito dell’esame in sede referente, sia rinviata alla prossima settimana, anche in modo da acquisire eventuali valutazioni preliminari da parte del Governo.

Massimiliano FEDRIGA (LNA) chiede alla presidenza se sia stato previsto un termine stringente entro il quale il Governo sia chiamato ad esprimersi sul provvedimento.

Cesare DAMIANO, presidente, fa notare che la Commissione, a prescindere dal comportamento che porrà in essere il Governo, è intenzionata a proseguire nell’iter di esame. Osservato che nella prossima riunione dell’Ufficio di presidenza, intergrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista nella giornata odierna, saranno definite con precisione le modalità di prosecuzione dell’iter di esame, ribadisce che la Commissione sarà comunque convocata nella prossima settimana – tendenzialmente nella giornata di martedì – per l’adozione del testo base elaborato dal Comitato ristretto.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

 

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 23 ottobre 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.  

 
COMITATO RISTRETTO

Martedì 22 ottobre 2013.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.55 alle 15

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Il Diario del Lavoro

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