288ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
MORRA
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Martone.
La seduta inizia alle ore 15,30.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente MORRA comunica che il ministro del lavoro Fornero ha dato la sua disponibilità a intervenire in Commissione alle ore 15 di mercoledì 14 marzo, per il seguito delle comunicazioni sugli indirizzi generali della politica del suo Dicastero.
Avverte inoltre che la senatrice Bianchi è in missione a Bruxelles per partecipare all’incontro interparlamentare su “Pari retribuzione per impieghi di pari valore” organizzato dalla Commissione FEMM del Parlamento europeo e che pertanto è rinviato l’esame dei disegni di leggi nn. 1186 e 1416 e dell’atto comunitario n. 15 del 2012, dei quali la senatrice è relatore.
IN SEDE REFERENTE
(3007) TREU ed altri. – Misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori licenziati
(700) ROILO. – Norme per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro
(1466) VALENTINO. – Disposizioni in materia di ricollocazione dei disoccupati di lunga durata
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana del 29 febbraio scorso.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale congiunta.
Il senatore TREU (PD), nel prendere atto del fatto che il contenuto dei disegni di legge in titolo risulta in larga parte, anche se non del tutto, coincidente, invita a valutare l’opportunità di adottare, fin da ora, quale testo base il disegno di legge n. 3007 sottoscritto da membri della Commissione appartenenti a diversi gruppi parlamentari.
Il senatore CASTRO (PdL), condividendo le considerazioni testé svolte dal collega Treu, concorda con la proposta di adozione del disegno di legge n. 3007, data la sua natura “bipartisan”, quale testo base.
Si esprimono favorevolmente all’adozione del disegno di legge n. 3007 quale testo base, condividendone il contenuto, i senatori Sbarbati, Spadoni Urbani e Scarabosio.
Dopo che è stata dichiarata conclusa la discussione generale congiunta, in assenza di ulteriori richieste di intervento, è adottato all’unanimità il disegno di legge n. 3007 quale testo base.
E’ altresì fissato per giovedì 15 marzo alle ore 14 il termine per la presentazione di emendamenti al suddetto testo.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(2206) Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio
(107) THALER AUSSERHOFER. – Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave
(147) DE LILLO. – Modifica all’articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità
(657) BUTTI. – Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 22 giugno 2011.
Il PRESIDENTE ricorda che l’incarico di relatore sui disegni di legge, già del senatore Zanoletti, è ora conferito alla senatrice Ghedini. Fa presente peraltro che all’Atto Senato n. 2206, adottato quale testo base, erano stati presentati emendamenti e che sul testo del provvedimento il Governo aveva formulato una relazione tecnica negativa.
La relatrice GHEDINI (PD) osserva preliminarmente come il mutato quadro normativo imponga di rivedere, attraverso puntuali modifiche, il contenuto del disegno di legge n. 2206 già adottato come testo base. Al di là dell’esigenza di un intervento di coordinamento legislativo, chiede al Governo di chiarire quale sia il suo intendimento in ordine a tale provvedimento.
Il vice ministro MARTONE manifesta la piena condivisione da parte dell’esecutivo delle finalità del disegno di legge n. 2206. Alla luce delle disposizioni di cui all’articolo 24 del decreto-legge proroga-termini e del generale mutamento della disciplina pensionistica sollecita un intervento di coordinamento del testo base citato con tale nuova normativa. Chiede alla Commissione, poi, di valutare se almeno in parte il provvedimento de qua non si possa considerare superato dall’intervento governativo.
La relatrice GHEDINI (PD) sottolinea la non piena coincidenza degli ambiti soggettivi di applicazione delle disposizioni ricordate. Dopo brevi considerazioni sul merito del disegno di legge n. 2206 e sulle disposizioni per le quali appare necessario un intervento di coordinamento, svolge talune riflessioni, formulando all’uopo una richiesta di chiarimento all’esecutivo, sulla questione concernente la copertura finanziaria. Più nel dettaglio fa presente che le risorse di copertura di cui al fondo speciale per i provvedimenti in corso di approvazione, nell’attuale esercizio finanziario non risultano più disponibili.
Il vice ministro MARTONE si riserva di procedere all’individuazione di una nuova copertura finanziaria del provvedimento.
Dopo brevi considerazioni della senatrice SBARBATI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), il PRESIDENTE rinvia ad altra seduta il seguito dell’esame congiunto.
IN SEDE CONSULTIVA
(3129) Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2011, approvato dalla Camera dei deputati
(Relazione alla 14ª Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 29 febbraio scorso.
E’ dichiarata aperta la discussione generale.
La senatrice BLAZINA (PD), pur condividendo il contenuto della proposta di relazione già illustrata dalla relatrice Poli Bortone, ritiene opportuno, data la rilevanza dei temi trattati, che siano inseriti nel disegno di legge comunitaria due appositi articoli relativi al recepimento delle direttive 2010/41/UE e 2010/18/UE, indicando al Governo princìpi e criteri specifici di delega al fine di dare piena attuazione nell’ordinamento italiano al principio della parità di trattamento, e superando le criticità e le carenze evidenti della legislazione nazionale in materia di tutela delle donne lavoratrici. Appare, a suo parere, opportuno poi verificare l’eventuale inserimento, attraverso il disegno di legge comunitaria di apposite disposizioni volte a sanare le procedure di infrazione n. 2006_2441 (relativa alla non corretta trasposizione della direttiva 2000/78/CE sulla parità di trattamento in materia di occupazione e lavoro) e n. 2006_2228 (relativa alla sospensione del diritto di ricevere la retribuzione contrattuale in associazione al divieto di lavoro notturno per le lavoratrici in stato di gravidanza), entrambe aperte per violazione del diritto dell’Unione europea. Invita all’uopo la relatrice a valutare l’opportunità di integrare la proposta formulata recependo tali osservazioni.
La senatrice CARLINO (IdV) esprime viva preoccupazione per l’inserimento, nel corso dell’esame presso l’altro ramo del Parlamento, nel testo del disegno di legge dell’articolo 25, in materia di responsabilità civile dei magistrati. Di tale norma, fortemente lesiva della dignità della magistratura ritiene che la Commissione, nella propria relazione, debba sollecitare la soppressione.
Il senatore CASTRO (PdL), nel rassicurare la collega, fa presente che la Commissione 14a competente in sede referente sul disegno di legge, è pienamente conscia dell’esigenza di una valutazione della questione concernente la responsabilità dei magistrati. Fa peraltro presente che tale materia non afferisce alle competenze della Commissione lavoro e che pertanto ogni riferimento nella relazione non può che considerarsi impropria.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai fondi europei per l’imprenditoria sociale (n. COM (2011) 862 definitivo)
(Osservazioni alla 6a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Osservazioni non ostative)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 29 febbraio scorso.
Il PRESIDENTE ricorda che il senatore Pontone ha riferito sul provvedimento nella seduta del 21 febbraio scorso e che in tale occasione ha proposto di esprimere alla Commissione finanze osservazioni non ostative.
Non essendovi richieste di intervento, la proposta formulata dal relatore Pontone è posta ai voti, e previa verifica del prescritto numero legale, approvata all’unanimità.
SULL’ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE N. 2514
La senatrice SPADONI URBANI (PdL) sollecita il reinserimento nel calendario dei lavori della Commissione del disegno di legge n. 2514 in materia di imprenditorialità e sostegno del reddito, chiedendo di sapere quale sia in merito l’orientamento dell’esecutivo.
La seduta termina alle ore 16,10.
286ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
GIULIANO
La seduta inizia alle ore 9,15.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la definizione del limite massimo riferito al trattamento economico annuo omnicomprensivo dei pubblici dipendenti (n. 439)
(Osservazioni alla 1a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Osservazioni favorevoli con rilievi )
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
La relatrice SPADONI URBANI (PdL) dà conto della bozza di osservazioni favorevoli con rilievi (pubblicata in allegato al resoconto), predisposta tenendo conto delle indicazioni pervenute dai Gruppi e subordinando il proprio personale orientamento al conseguimento di un’ampia convergenza delle forze politiche. Auspica peraltro che in essa non venga ravvisato alcun intento di carattere punitivo, alimentato dalla classe politica nei confronti di soggetti che prestano con impegno e professionalità un importante servizio nelle posizioni di maggiore responsabilità dell’amministrazione pubblica. Avrebbe peraltro ritenuto opportuno inserire nel parere una particolare sottolineatura al fatto che le misure predisposte dal Governo trovano ragione in un momento connotato da particolari condizioni economiche e finanziarie.
Il presidente GIULIANO propone un’integrazione del testo appena illustrato, volta a sollecitare il Governo ad attuare un efficace sistema di controllo sull’applicazione delle disposizioni proposte, nonché a specificare i rapporti tra la normazione e la convenzione contrattuale, anche in considerazione del precedente rappresentato dalla materia previdenziale.
La relatrice SPADONI URBANI (PdL) accetta quindi l’integrazione proposta, richiamando le ragioni espresse in precedenza. Specifica comunque il proprio avviso contrario rispetto alla liceità di ogni ipotesi di riforma in peius dei rapporti in essere.
Il senatore NEROZZI (PD) esprime una valutazione positiva sul testo così come riformulato, ritenendolo equilibrato e completo, in quanto tiene conto del comparto della pubblica amministrazione nel suo complesso. Considera infatti fondamentale evitare che si verifichino disparità di trattamento, eventualmente a favore di posizioni derivanti da designazioni politiche.
Il senatore CASTRO (PdL) ritiene che la bozza di osservazioni predisposta contenga una valutazione corretta di un provvedimento che non trova la propria ragion d’essere in alcuna pregiudiziale ideologica, bensì in uno stato di necessità oggettiva, a fronte della quale appare giustificato intervenire con un opportuno esercizio di razionalità organizzativa. Dopo aver espresso una valutazione positiva circa gli spunti forniti dal senatore Mazzatorta nella seduta di ieri, si sofferma sulla necessità di un’applicazione della normativa in esame alla generalità delle figure apicali del settore pubblico, comprendendovi le società partecipate dagli enti locali. Conclude osservando come le stesse misure in esame siano compatibili con i peculiari requisiti di onorabilità connaturati allo status del funzionario pubblico.
La senatrice POLI BORTONE (CN (GS-SI-PID-IB-FI)) manifesta apprezzamento nei confronti dell’equilibrio dimostrato dalla relatrice nell’approccio ad una materia particolarmente complessa. Sollecita quindi una riflessione sulla necessaria armonizzazione delle misure in esame con l’ordinamento degli enti locali.
Il senatore MAZZATORTA (LNP) dichiara di condividere i contenuti dello schema di osservazioni, sottolineando l’esigenza di non escludere dalla platea dei soggetti coinvolti i vertici delle società partecipate dalle amministrazioni locali. Preannuncia pertanto il voto favorevole del proprio Gruppo.
La senatrice CARLINO (IdV) esprime a sua volta l’apprezzamento della propria parte politica, dichiarandone il voto favorevole.
Il presidente GIULIANO ringrazia la relatrice e l’intera Commissione per il particolare impegno profuso, ispirato non a criteri ideologici, bensì a esigenze largamente condivise rispetto a una materia particolarmente complessa, che forse necessiterebbe di uno specifico intervento di semplificazione. Pone quindi in votazione lo schema di osservazioni così come modificato (pubblicato in allegato al resoconto) che, previa verifica del prescritto numero legale, risulta approvato all’unanimità.
La seduta termina alle ore 9,30.
OSSERVAZIONI APPROVATE DALLA COMMISSIONE
SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 439
L’11a Commissione permanente, esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in titolo, esprime, per quanto di competenza, osservazioni favorevoli con i rilievi di seguito riportati.
Con riferimento all’articolo 2, appare indispensabile individuare con la massima precisione la platea dei soggetti destinatari del provvedimento. Infatti l’articolo estende la fattispecie a tutti coloro che, con posizione apicale, ricevono retribuzioni o emolumenti a carico delle finanze pubbliche in ragione di un rapporto di lavoro autonomo o subordinato con le amministrazioni pubbliche statali. In tale platea andrebbero ricompresi anche tutti coloro che ricoprono tale posizione presso le agenzie fiscali, le società controllate direttamente o indirettamente dagli enti pubblici locali, e tutti gli enti, società ed imprese in genere in cui vi sia una partecipazione di controllo.
Riguardo all’articolo 4, si è propensi a sostenere l’interpretazione, con la relativa formulazione testuale, più restrittiva in ordine al limite del 25 per cento.
In merito all’articolo 5, si esprimono perplessità sulla deroga prevista per il personale il cui trattamento economico non raggiunga il limite massimo indicato, in quanto le pubbliche amministrazioni potrebbero valutare se provvedere o meno, in occasione del rinnovo del contratto individuale di lavoro, alla ridefinizione del relativo trattamento economico. Tale disposizione comporterebbe, pertanto, una riparametrazione del trattamento economico, che, anche rientrando nei limiti previsti dal presente decreto, potrebbe venire ingiustificatamente innalzato.
Si sollecita altresì il Governo a dare piena attuazione a quanto si rileva dalla relazione illustrativa al provvedimento de quo, superando quanto invece desumibile dalla interpretazione letterale del testo, tal che sia certa l’applicazione dei limiti retributivi indicati anche alle posizioni che potrebbero sembrarne escluse, con particolare riferimento alle autorità amministrative indipendenti.
Si invita infine il Governo, oltre che ad attuare un efficace sistema di controllo, a dar luogo alla immediata applicabilità della disciplina de qua, anche con riferimento a posizioni in essere, posto che la volontà normativa non può che prevalere su qualsiasi convenzione contrattuale. Non può infatti sfuggire che anche in materia previdenziale ci si sia adeguati a tale criterio.
SCHEMA DI OSSERVAZIONI PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 439
L’11a Commissione permanente, esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in titolo, esprime, per quanto di competenza, osservazioni favorevoli con i rilievi di seguito riportati.
Con riferimento all’articolo 2, appare indispensabile individuare con la massima precisione la platea dei soggetti destinatari del provvedimento. Infatti l’articolo estende la fattispecie a tutti coloro che, con posizione apicale, ricevono retribuzioni o emolumenti a carico delle finanze pubbliche in ragione di un rapporto di lavoro autonomo o subordinato con le amministrazioni pubbliche statali. In tale platea andrebbero ricompresi anche tutti coloro che ricoprono tale posizione presso le agenzie fiscali, le società controllate direttamente o indirettamente dagli enti pubblici locali, e tutti gli enti, società ed imprese in genere in cui vi sia una partecipazione di controllo.
Riguardo all’articolo 4, si è propensi a sostenere l’interpretazione, con la relativa formulazione testuale, più restrittiva in ordine al limite del 25 per cento.
In merito all’articolo 5, si esprimono perplessità sulla deroga prevista per il personale il cui trattamento economico non raggiunga il limite massimo indicato, in quanto le pubbliche amministrazioni potrebbero valutare se provvedere o meno, in occasione del rinnovo del contratto individuale di lavoro, alla ridefinizione del relativo trattamento economico. Tale disposizione comporterebbe, pertanto, una riparametrazione del trattamento economico, che, anche rientrando nei limiti previsti dal presente decreto, potrebbe venire ingiustificatamente innalzato.
Si invita infine il Governo a dare piena attuazione a quanto si rileva dalla relazione illustrativa al provvedimento de quo, superando quanto invece desumibile dalla interpretazione letterale del testo, tal che sia certa l’applicazione dei limiti retributivi indicati anche alle posizioni che potrebbero sembrarne escluse, con particolare riferimento alle autorità amministrative indipendenti.
287ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
GIULIANO
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE REFERENTE
(3007) TREU ed altri. – Misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori licenziati
(700) ROILO. – Norme per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro
(1466) VALENTINO. – Disposizioni in materia di ricollocazione dei disoccupati di lunga durata
(Esame congiunto e rinvio)
Introduce l’esame la relatrice Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo:ApI-FLI), che illustra congiuntamente i provvedimenti, il cui comune denominatore è a suo giudizio individuabile nella necessità di approntare misure per affrontare le difficoltà esistenti nel mercato del lavoro, aggravate dal rigore della attuale congiuntura economica. E’ infatti importante in questa delicata fase irrobustire le garanzie di presidi in favore di quanti hanno perso il posto di lavoro ed è indice di civiltà e di umanizzazione dell’impianto lavoristico accompagnare i disoccupati nel periodo magmatico e avvilente che porta al conseguimento, tante volte agognato, di una nuova occupazione. Si sofferma innanzitutto sul disegno di legge n. 700, i cui articoli 1 e 3 recano norme programmatiche e di principio per l’adozione di incentivi all’occupazione ed all’autoimpiego, da parte dello Stato e delle regioni, nonché in materia di percorsi formativi e di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Norme di diretta applicazione in materia di incentivi all’occupazione, all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego ed in materia di copertura pensionistica sono poste dai successivi articoli 6, 7, 10 e 11. Il comma 1 dell’articolo 2 riformula in termini più generali l’esclusione dei limiti di età per l’ammissione a concorsi pubblici, ammettendo eccezioni soltanto per il reclutamento del personale militare e di polizia; i commi 2 e 3 introducono un divieto di previsione di limiti di età nell’assunzione dei lavoratori e negli annunci pubblicitari di assunzione. Il successivo articolo 4 estende alle cooperative e alle società di persone, costituite dai soggetti svantaggiati di cui all’articolo 1, le disposizioni stabilite per le cooperative sociali, in quanto compatibili, mentre l’articolo 5 concerne la promozione, anche da parte di pubbliche amministrazioni, della ricollocazione professionale dei soggetti di cui all’articolo 1.
L’articolo 8 prevede un diritto di priorità all’assunzione presso la medesima azienda (avente più di quindici dipendenti) da cui il lavoratore sia stato nei tre anni precedenti licenziato per motivi oggettivi.
L’articolo 9 esclude dall’ambito di applicazione della tutela cosiddetta reale contro i licenziamenti individuali, di cui all’articolo 18 della legge n. 300 del 1970, e successive modificazioni, i lavoratori che siano stati assunti da un’impresa successivamente al compimento dei quarantacinque anni di età e ad un licenziamento.
L’articolo 12 prevede infine la promozione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un programma sperimentale per il sostegno al reddito, inteso al reimpiego di 5.000 lavoratori disoccupati di lunga durata, di età superiore a cinquanta anni.
Il disegno di legge n. 1466 appare principalmente inteso a modificare la procedura di riconoscimento dello stato di disoccupazione. In particolare, la novella di cui all’articolo 6 prevede che l’interessato, in alternativa alla sua presentazione presso il servizio per l’impiego territorialmente competente ed alla dichiarazione della sussistenza dello stato di disoccupazione, possa redigere un’autocertificazione che attesti il perdurare dello stato di disoccupazione da almeno ventiquattro mesi. In base alla disciplina vigente, il riconoscimento dello stato di disoccupazione decorre soltanto dal momento della presentazione del soggetto presso il servizio per l’impiego; di conseguenza, in caso di presentazione tardiva, si ha una divergenza tra la durata reale dello stato di disoccupazione e la durata riconosciuta, divergenza che può compromettere l’applicazione di una tipologia di incentivi all’assunzione, subordinati alla sussistenza dello stato di disoccupazione da almeno ventiquattro mesi.
Alcune norme di chiusura e di garanzia, nonché disposizioni sanzionatorie, sono stabilite dal medesimo articolo 6 e dall’articolo 7. La possibilità di autocertificazione – come emerge anche dall’articolo 9 – non si applica ai soggetti individuati dall’articolo 8 tra i quali i laureati ed i cittadini italiani in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore. Con specifico riferimento alle nozioni di cui agli articoli 3, 4 e 5 in materia di disoccupazione, la Relatrice osserva che esse, pur confermando in larga misura la disciplina già vigente, sembrano implicitamente sopprimere le norme che prevedono la perdita dello stato di disoccupazione in caso di rifiuto di congrue offerte di lavoro e di mancata presentazione alla convocazione del servizio per l’impiego competente.
Il disegno di legge n. 3007 introduce, a carico delle imprese che ricorrano all’istituto della mobilità (o anche, in alcuni casi, a licenziamenti individuali), l’obbligo di svolgere – con l’eventuale ausilio di altri soggetti e di risorse esterne – servizi di supporto alla ricollocazione dei lavoratori licenziati. L’articolo 1 richiede la definizione di un programma aziendale inerente a tali servizi per i casi di ricorso alla mobilità. Il programma è definito mediante accordo sindacale o, in mancanza di accordo, è approvato dalla Direzione provinciale del lavoro competente per territorio. La norma richiede altresì l’adozione di un piano individuale di ricollocazione professionale per i casi di licenziamenti individuali effettuati, per giustificato motivo oggettivo, da parte di imprese aventi più di cinquanta dipendenti. La definizione delle linee guida per la predisposizione dei programmi aziendali e dei piani individuali di ricollocazione professionale è demandata ad un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Per la violazione degli obblighi di cui all’articolo 1, il disegno di legge prevede una sanzione amministrativa pecuniaria.
Gli oneri dei servizi obbligatori di supporto alla ricollocazione professionale sono a carico delle imprese (articolo 2); è ammesso, a determinate condizioni, stabilite dagli articoli 3 e 4, un eventuale cofinanziamento da parte dei fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, di alcuni fondi bilaterali e delle regioni. Ai fini dello svolgimento dei servizi di supporto, le imprese possono avvalersi esclusivamente dei soggetti e delle strutture, pubblici e privati, individuati dai commi 2, 3 e 4 dell’articolo 2; per gli operatori privati si prevede anche il raggiungimento di determinate performances, a pena di decadenza dall’accreditamento in oggetto.
L’articolo 5 prevede che, qualora lo svolgimento dei servizi obbligatori di supporto dia luogo a determinati risultati, l’impresa non sia più tenuta al versamento all’INPS delle rate mensili del contributo dovuto, in base alla disciplina ordinaria, per ciascun lavoratore posto in mobilità. Il comma 2 dell’articolo 6 infine estende ai casi di rifiuto, da parte del lavoratore, del servizio obbligatorio di supporto alla ricollocazione professionale la disciplina sulla decadenza dal diritto agli ammortizzatori sociali.
Il presidente GIULIANO ringrazia la Relatrice per l’ampia ed approfondita illustrazione dei provvedimenti e ne dispone il rinvio del seguito dell’esame congiunto.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(173) CASSON ed altri. – Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all’amianto e dei loro familiari, nonché delega al Governo per l’adozione del testo unico in materia di esposizione all’amianto
(2141) CASSON ed altri. – Disposizioni per la tutela e il riconoscimento di benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti all’amianto
(2210) CASSON ed altri. – Misure in favore dei lavoratori esposti all’amianto
(2573) BUGNANO ed altri. – Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti all’amianto e dei loro familiari
(2753) BETTAMIO ed altri. – Delega al Governo per l’istituzione di un Fondo nazionale per le vittime dell’amianto, nonché disposizioni riguardanti le prestazioni sanitarie e la responsabilità penale e civile
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 13 luglio 2011.
Il PRESIDENTE avverte che il nuovo inserimento all’ordine del giorno dei disegni di legge è motivato dalla necessità di acquisire sulla materia l’orientamento del Governo, ma che il vice ministro Martone ha comunicato per le vie brevi di essere impossibilitato ad intervenire alla seduta odierna a causa di sopraggiunti impegni istituzionali. Dispone pertanto il rinvio del seguito dell’esame congiunto.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(2147) Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Damiano ed altri; Miglioli ed altri; Miglioli ed altri; Bellanova ed altri; Letta ed altri; Donadi ed altri
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 19 ottobre 2011.
Il PRESIDENTE ricorda che il relatore Castro ha presentato cinque emendamenti al disegno di legge, sui quali non è ancora pronunciata la Commissione bilancio.
Il relatore CASTRO (PdL), nel sottolineare la matrice bipartisan delle proposte emendative a sua firma, sottolinea che la materia cui il disegno di legge ha riguardo presenta un evidente rischio di interferenza con le iniziative che il Governo sta per intraprendere con riferimento al riordino degli ammortizzatori sociali. Ferma restando la necessità di acquisire il parere della Commissione bilancio, invita dunque a valutare se una definizione in sede parlamentare possa rappresentare una scortesia istituzionale nei confronti del Governo, ovvero rappresentare una propulsione ulteriore all’azione da esso intrapresa.
Il presidente GIULIANO, nel dare atto al relatore di grande sensibilità istituzionale, ritiene opportuno acquisire sulla materia l’orientamento del Ministro, che ha già comunicato per le vie brevi la propria disponibilità ad intervenire in Commissione per proseguire le comunicazioni sulle linee generali del proprio Dicastero a partire dalla metà del marzo prossimo.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(1337) NEROZZI ed altri. – Norme sulle rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro, sulla rappresentatività sindacale e sull’efficacia dei contratti collettivi di lavoro
(2435) CARLINO ed altri. – Norme in materia di rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, rappresentatività delle organizzazioni sindacali ed efficacia dei contratti collettivi di lavoro
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 13 luglio 2011.
Il presidente relatore GIULIANO ritiene opportuno che anche su queste iniziative legislative, di particolare delicatezza, si acquisisca l’orientamento del Governo.
La Commissione conviene.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(919) DONAGGIO ed altri. – Istituzione di una Commissione d’indagine sulla condizione degli anziani in Italia
(Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 6 maggio 2009.
Il relatore PONTONE (PdL) chiede un rinvio del seguito dell’esame, al fine di conoscere l’orientamento del Governo al riguardo.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA
(3129) Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2011
(Relazione alla 14a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 21 febbraio scorso.
Il PRESIDENTE ricorda che l’esame del disegno di legge è stato avviato nella seduta del 21 febbraio scorso, con la relazione della senatrice Poli Bortone.
La relatrice POLI BORTONE (CN (GS-SI-PID-IB-FI)), nel rinviare alle considerazioni precedentemente svolte, coglie tuttavia l’occasione per segnalare di aver partecipato nelle giornate di lunedì e martedì scorsi ad una riunione al Parlamento europeo sul semestre europeo sulle politiche di coordinamento economico, nel corso della quale sono emerse riflessioni di grande interesse in ordine all’opportunità di utilizzare in modo più proficuo i fondi strutturali e di prestare maggiore attenzione al supporto del sistema bancario. Su tale ultimo tema ha inteso personalmente richiamare l’attenzione generale dei rappresentanti degli altri parlamenti e del Parlamento europeo, nel convincimento della necessità di dimensionare le misure adottate alle diverse strutture dei soggetti; ciò con specifico riferimento alle banche popolari e di credito cooperativo, in relazione a Basilea 3. Nel corso dell’incontro, si è vieppiù radicato il suo convincimento in ordine alla centralità del rapporto tra Parlamenti nazionali e Unione europea e dell’esigenza di rafforzare il ruolo del Parlamento soprattutto nella fase ascendente. In questo senso, riterrebbe opportuno ed importante un raccordo più stretto e continuativo anche con le singole Commissioni del Parlamento europeo. Nello specifico, attesa l’attualità delle tematiche connesse al mercato del lavoro ed alle sue articolazioni, sottopone alla Commissione e al Presidente l’opportunità di promuovere lo svolgimento di audizioni ed incontri con parlamentari europei e con i responsabili delle singole direzioni, a cominciare dalle modalità di utilizzo del Fondo sociale europeo.
Concorda pienamente il presidente GIULIANO, ritenendo il tema assai coinvolgente e forse ancora non completamente compreso a livello nazionale. In particolare, condivide l’estrema delicatezza delle problematiche dell’imprenditoria sociale, ed invita i rappresentanti dei Gruppi in Commissione ad una riflessione prodromica ad una proposta articolata di incontri ed approfondimenti.
Anche la senatrice BLAZINA (PD) concorda su tale richiesta. Con riferimento specifico al disegno di legge comunitaria, riterrebbe opportuno che anche le tematiche del congedo parentale e dell’applicazione del principio del pari trattamento economico tra uomini e donne vengano trasfuse in altrettanti articoli del disegno di legge, come nel corso dell’esame presso la Camera dei deputati è già avvenuto per alcuni temi prima unicamente citati in allegato. Propone che in questo senso vengano formulate osservazioni nel parere espresso dalla Commissione, auspicando che in senso analogo vengano proposte modifiche presso la Commissione di merito.
La relatrice POLI BORTONE (CN (GS-SI-PID-IB-FI)) assicura la propria piena disponibilità a raccogliere i suggerimenti avanzati dalla senatrice Blazina.
Il senatore CASTRO (PdL), nel ricordare di essere altresì componente della 14a Commissione permanente, si dichiara totalmente disponibile a fare da vettore per eventuali proposte emendative sulle quali si registrassero generali convergenze.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai fondi europei per l’imprenditoria sociale (n. COM (2011) 862 definitivo)
(Osservazioni alla 6a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame sospeso nella seduta del 22 febbraio scorso.
Su richiesta della senatrice BLAZINA (PD), il seguito dell’esame è rinviato.
La seduta termina alle ore 16,10.