230ª Seduta
Presidenza del Presidente
GIULIANO
La seduta inizia alle ore 15,35.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente GIULIANO comunica che, in merito all’esame dei disegni di legge sul bilancio dei sindacati (n. 1060 e congiunti), sull’amianto (n. 173 e congiunti) e sulle rappresentanze sindacali (n. 1337 e congiunti), il ministro Sacconi interverrà presso la Commissione giovedì 30 giugno, alle ore 15.
IN SEDE REFERENTE
(2514) Deputato Antonino FOTI ed altri. – Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 15 giugno scorso.
Il presidente GIULIANO informa che sono giunti i pareri della Commissione ambiente, favorevole con osservazione, e della Commissione sanità, non ostativo. Si è invece ancora in attesa dei pareri di altre commissioni consultate, ed in particolare della 1a e della 5a Commissione permanente.
Si passa all’illustrazione degli emendamenti (pubblicati nell’allegato alla seduta del 15 giugno scorso).
La senatrice GHEDINI (PD), nell’illustrare congiuntamente le proposte di modifica dei senatori del suo Gruppo, ne chiarisce preliminarmente la ratio. Al riguardo, osserva che il disegno di legge muove dall’intento, in sé apprezzabile, di fornire occasioni per sottrarre alla crisi imprese e lavoratori, ma dà luogo a perplessità sotto due profili specifici. Innanzitutto, le condizioni economico-sociali delle imprese e dei lavoratori nella fase attuale richiederebbero interventi strutturali di più ampia portata; peraltro il disegno di legge n. 2514 sostanzialmente ripropone una disposizione già inserita nel decreto-legge n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, e che non ha centrato l’obiettivo. Auspica pertanto che si possa pervenire a misure condivise ed idonee a creare un diverso e più efficace spazio di intervento. Peraltro, le agevolazioni ed incentivazioni, così come proposte nell’iniziativa legislativa in esame, possono dar luogo a comportamenti opportunistici e stimolare il dumping tra le imprese, divenendo fonti di mortificazione, anziché veicolo di sostegno della ripresa.
Gli emendamenti all’articolo 1 rappresentano la traduzione del primo elemento di perplessità evidenziato. In particolare, con riferimento al sostegno alle crisi aziendali, essi ripropongono norme rivenienti da disegni di legge a firma di senatori del Gruppo PD e sono finalizzate ad incentivare l’accesso al credito e ad istituire appositi fondi a favore delle imprese cessate o cessanti per effetto della crisi.
Temi rilevantissimi sono poi rappresentati dalla necessità di stimolare l’avvio delle attività di lavoro autonomo e dal credito all’iniziativa imprenditoriale giovanile, di cui in particolare agli emendamenti 2.01 e 2.02, la cui filosofia si presenta affatto alternativa all’impianto agevolativo contenuto nel disegno di legge n. 2514. Le proposte di modifica sono altresì finalizzate a sostenere la ricerca e l’innovazione (emendamento 3.0.1), a promuovere il lavoro autonomo femminile (emendamento 3.0.2) ed a sostenere le iniziative di investimento informale nel capitale di rischio delle imprese (emendamento 3.0.3); nella stessa direzione si muovono gli emendamenti 3.0.4 e 3.0.5, riguardanti, rispettivamente, la concessione di un credito d’imposta per gli investimenti nella formazione dei lavoratori e l’incentivazione fiscale alle assunzioni a tempo indeterminato.
Grande rilievo il suo Gruppo annette agli emendamenti soppressivi degli articoli 4 e 5 (rispettivamente, 4.3 e 5.3), attesa la ferma contrarietà a qualsiasi deroga alla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro ed in tema di tutela ambientale. Al riguardo, pur apprezzando le considerazioni svolte nel corso della precedente seduta dal senatore Castro, ella rileva che per la sua parte qualsiasi deroga o dilazione temporale presenta rischi inaccettabili per i lavoratori ed è destinata a stimolare il dumping fra le imprese, altrettanto devastanti nella attuale fase.
Infine, con riferimento specifico all’emendamento 7.1, precisa che la proposta soppressione dell’articolo 7 deve intendersi non già come una contrarietà alla disposizione in sé, che trova anzi ampia giustificazione alla luce della costante giurisprudenza, bensì come una sottolineatura della totale estraneità della materia oggetto dell’articolo rispetto al complesso del disegno di legge.
La senatrice CARLINO (IdV), nell’illustrare congiuntamente gli emendamenti a sua firma, conviene con le considerazioni della senatrice Ghedini, concordando altresì sulla assoluta incongruenza dell’articolo 7 rispetto al contesto complessivo del provvedimento.
La relatrice SPADONI URBANI (PdL) si riserva di esprimere il proprio parere sulle proposte emendative in una prossima seduta.
Il senatore ROILO (PD), richiamata la particolare delicatezza del provvedimento, chiede una riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti.
Nessuno obiettando sulla richiesta, il PRESIDENTE avverte che il nuovo termine per la presentazione di proposte emendative è fissato per mercoledì 29 giugno, alle ore 12.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(2206) Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio
(107) THALER AUSSERHOFER. – Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave
(147) DE LILLO. – Modifica all’articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità
(657) BUTTI. – Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 15 giugno scorso.
Il presidente GIULIANO comunica che non è ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio. Ha pertanto nuovamente caldeggiato stamani, con una lettera al presidente Azzollini, l’espressione del parere sul testo e sugli emendamenti, ribadendo la delicatezza della materia e la grande attesa da parte delle famiglie.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato
229ª Seduta
Presidenza del Presidente
GIULIANO
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Musumeci.
La seduta inizia alle ore 15,15.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazione
Il sottosegretario MUSUMECI risponde all’interrogazione n. 3-02075, a firma dei senatori Carlino e Belisario.
Al riguardo, precisa che la Yamaha Motor Italia spa, consede legale, amministrativa ed operativa a Gerno di Lesmo (MB), appartiene al Gruppo Yamaha Motor Europe NV, operante nel settore della produzione, commercializzazione e riparazione di motocicli, motori marini, imbarcazioni e natanti, e che la recessione che ha interessato negli ultimi anni il mercato internazionale ha avuto ripercussioni anche sul Gruppo, causando un crollo della domanda e una conseguente contrazione del fatturato di vendita. In tale contesto, il Gruppo ha deliberato la chiusura dello stabilimento e il contestuale trasferimento della produzione in Spagna, con conseguente esubero di 47 unità lavorative appartenenti al comparto industria e 19 del comparto commercio. Pertanto nell’ottobre scorso la Yahama Motor Italia spa ha dato avvio alla procedura di licenziamento collettivo per riduzione del personale nei confronti di 66 unità.
A seguito dell’opposizione delle organizzazioni sindacali e delle rimostranze dei lavoratori, le Parti sociali a gennaio scorso hanno sottoscritto un accordo recante, tra l’altro, un piano biennale di gestione degli esuberi. In attuazione di tale accordo, il Ministero del Lavoro ha autorizzato la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 47 unità, relativamente al periodo dal 11 gennaio 2010 al 10 gennaio 2011. Sempre nell’ambito dell’Accordo, la società si è impegnata a gestire, nel corso del primo anno di intervento del trattamento di CIGS, il 30 per cento dei lavoratori. La gestione degli esuberi, in particolare, è stata programmata mediante ricorso ad outplacement,finalizzato a predisporre un percorso di orientamento e formazione per la riqualificazione e il reinserimento nel mercato del lavoro, alla mobilità finalizzata alla ricollocazione presso aziende terze ovvero al raggiungimento dei requisiti pensionistici, ad incentivi all’esodo e alla predisposizione di un progetto di riqualificazione e ricollocamento con l’intervento delle competenti Istituzioni locali e di Confindustria. All’esito di verifiche, è emerso che il Piano di gestione delle eccedenze è stato attuato per un numero di unità superiore al previsto 30 per cento. Conseguentemente, il Ministero del Lavoro ha autorizzato la proroga del trattamento di CIGSper crisi aziendale, in favore di un massimo di 30 unità lavorative, per il periodo dall’11 gennaio 2011 al 10 gennaio 2012. Inoltre, la Provincia di Monza e Brianza ha aperto un tavolo istituzionale a livello locale, nell’ambito del quale è stata avanzata all’azienda e alle organizzazioni sindacali una proposta avente ad oggetto un percorso focalizzato su interventi di ricollocazione nei confronti dei 30 lavoratori sottoposti al trattamento di GIGS. La trattativa tra le Parti – non ancora conclusa – sta procedendo senza interruzioni. Ad oggi, non è stato peraltro richiesto dalle Parti Sociali alcun incontro per l’esame della situazione occupazionale della società ai competenti uffici del Ministero; il Sottosegretario garantisce comunque la più ampia disponibilità ad aprire, qualora richiesto, un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte, al fine di individuare le soluzioni più idonee alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
La senatrice CARLINO (IdV) si dichiara totalmente insoddisfatta della risposta, ben conoscendo la vicenda, e stigmatizza il comportamento, a suo avviso immorale, tenuto dall’Azienda nei confronti dei lavoratori. Auspica pertanto un impegno del Governo, a tutela dei lavoratori coinvolti e delle loro famiglie.
La seduta termina alle ore 15,25