175ª Seduta
Presidenza del Presidente
GIULIANO
La seduta inizia alle ore 16,00.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Proposta di nomina del dottor Rino Tarelli a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) (n. 70)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento. Esame. Parere favorevole)
Il presidente relatore GIULIANO (PdL) illustra la proposta di nomina, dando conto del curriculum del candidato, che ritiene pienamente idoneo a ricoprire l’incarico di componente della COVIP.
Il senatore ROILO (PD) dichiara il voto favorevole del proprio Gruppo, sottolineando che il curriculum del candidato lo rende particolarmente idoneo all’incarico per il quale viene proposto. Con l’occasione, auspica che per le prossime designazioni il Governo si attenga sempre al rigoroso rispetto delle competenze professionali conseguite.
Si associa la senatrice CARLINO (IdV).
Il senatore CASTRO (PdL) formula vivo compiacimento per l’ampia condivisione nei confronti della proposta, a testimonianza dello straordinario rilievo professionale ed umano del candidato.
Nessun altro chiede di intervenire, il PRESIDENTE indice la votazione.
Partecipano al voto i senatori ADRAGNA (PD), BLAZINA (PD), CARLINO (IdV), CASTRO (PdL), FASANO (PdL), GALLO (PdL) (in sostituzione del senatore Gasparri), GHEDINI (PD), GIULIANO (PdL), MARAVENTANO (LNP), MORRA (PdL), NEROZZI (PD), PASSONI (PD), PICHETTO FRATIN (PdL), ROILO (PD), SCARABOSIO (PdL), SPADONI URBANI (PdL), TREU (PD), VALLI (LNP) e ZANOLETTI (PdL).
La proposta di nomina risulta approvata, con 19 voti favorevoli.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 3 – Allegati I, II, III e IV) Schema di Decisione di finanza pubblica, relativo agli anni 2011-2013 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il PRESIDENTE ricorda che in tale precedente seduta il relatore ha illustrato il documento. Segnala altresì che il termine per l’espressione del parere alla Commissione Bilancio scade nella giornata di domani.
Il senatore ROILO (PD) stigmatizza che gli evidenti ritardi nella presentazione del documento rendono assai ristretti i tempi di esame ed impediscono alla Commissione di condurre un adeguato approfondimento dei temi che esso implica. Inoltre, considerato che la manovra economico-finanziaria disposta con il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, ha di fatto anticipato i contenuti del disegno di legge finanziaria, esso non è in grado di indirizzare le scelte dell’Esecutivo. Ricorda quindi le critiche formulate dal suo Gruppo in occasione del dibattito sul citato decreto-legge n. 78, rivelatesi non infondate, in particolare a proposito della pesante penalizzazione che la manovra avrebbe avuto su Comuni e Regioni, nonché sui lavoratori dipendenti, risultando non in grado di rilanciare lo sviluppo e di favorire la crescita economica. Il documento, inoltre, non contiene indicazioni per la prossima legge di stabilità e per il prossimo triennio, pur in presenza di un preoccupante quadro economico-sociale e dei conti pubblici. Particolarmente allarmante egli ritiene il dato relativo ai tassi di crescita previsti, al di sotto di quelli medi europei, ed al tasso di disoccupazione, stabile al di sopra dell’8 per cento; un dato, questo, peraltro non reale, perché non tiene conto dei lavoratori in cassa integrazione. Inoltre il documento non contiene indicazioni relative agli effetti della cassa integrazione in deroga. Questi elementi, uniti alla forte riduzione delle entrate, sono d’altronde alla base delle preoccupazioni espresse dal Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione europea, che vedono nell’Italia un paese a forte rischio. La tranquillità manifestata ieri dal ministro Tremonti, nel corso dell’audizione dinanzi alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, dunque, non solo non ha ragione di essere, ma rasenta anzi l’irresponsabilità. Da ciò la netta contrarietà del suo Gruppo nei confronti del documento in esame.
La senatrice CARLINO (IdV) reputa il documento tardivo rispetto a quanto previsto dalla stessa legge di contabilità e praticamente privo di significato, ricalcando quanto già stabilito con la manovra economica del luglio scorso e limitandosi a fotografare la grave situazione dell’occupazione in Italia. Tra luglio 2008 e luglio 2010, infatti, si sono persi 881 mila posti di lavoro: secondo l’ISTAT il tasso di disoccupazione è costantemente superiore all’8 per cento, mentre quello giovanile è addirittura pari al 25,9 per cento, con le assunzioni in netto calo ed il contenimento dei licenziamenti solo grazie al ricorso massiccio alla cassa integrazione. Per i prossimi anni si prevedono livelli occupazionali complessivi di gran lunga inferiori a quelli pre-crisi; dalla gestione della crisi di impresa con la cassa integrazione si dovrà dunque necessariamente passare alla gestione della disoccupazione, con il concreto rischio che si tratti di una disoccupazione di lungo periodo e che coinvolga migliaia di lavoratori. A fronte di tale situazione, il documento non prevede alcuno strumento, non imposta e neppure abbozza alcuna politica sociale di lungo periodo, e ciò motiva il suo voto contrario.
Nessun altro chiedendo di intervenire, il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) dà conto di una bozza di parere favorevole da lui predisposta che, presente il prescritto numero di senatori, messa ai voti, è approvata (vedi allegato).
La seduta termina alle ore 16,30.
PARERE APROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DOCUMENTO LVII, N. 3
La Commissione lavoro, previdenza sociale,
esaminati, per le parti di competenza, lo Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011 – 2013 e i connessi allegati;
preso atto che il Documento evidenzia una crescita della produzione mondiale del 3,2 per cento, con un contestuale aumento del commercio mondiale del 5,4 per cento, e dimostra pertanto che le eccezionali misure di politica fiscale e monetaria adottate dai singoli paesi hanno permesso una graduale uscita dalla crisi economica;
considerato che, in linea con gli altri Paesi, anche in Italia si è consolidata una crescita economica, testimoniato da un aumento del PIL pari allo 0,4 per cento nel primo trimestre del 2010;
valutato che la previsione di incremento del PIL è pari all’1,2 per cento nel 2010, all’1,3 per cento nel 2011 e al 2,0 per cento per ciascuno degli anni 2012 e 2013, con un valore del tasso di disoccupazione pari all’8,7 per cento per ciascuno degli anni 2010 e 2011, all’8,6 per cento per il 2012 e all’8,4 per cento per il 2013 e un incremento del tasso di occupazione (dal 57,1 per cento – valore previsto per il 2010 – al 58,6 per cento – previsto per il 2013 -);
rilevato che, nonostante il rialzo nella crescita, il mercato del lavoro resta ancora duramente penalizzato e che il ricorso alla Cassa integrazione guadagni da parte delle imprese ammonta, da gennaio ad agosto 2010, a 827 milioni di ore, di cui circa 250 milioni di Cassa integrazione ordinaria, 352 milioni di Cassa integrazione straordinaria e 225 milioni di Cassa integrazione in deroga;
considerato che il rapporto tra spesa pensionistica e PIL presenterà un andamento decrescente, passando dal 15,3 per cento del 2010 al 14,8 per cento nel periodo 2021-2026, decremento derivante dall’elevamento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento anticipato, dall’innalzamento del requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento di vecchiaia (65 anni per uomini e donne nel pubblico impiego) e dalla revisione del regime delle decorrenze e di adeguamento dei requisiti anagrafici di pensionamento alla speranza di vita;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.
174ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
MORRA
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 3) Schema di Decisione di finanza pubblica, relativo agli anni 2011-2013 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)
Il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) rileva preliminarmenteche l’articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, di riforma della disciplina di contabilità e finanza pubblica, ha introdotto – in sostituzione del Documento di programmazione economico-finanziaria – lo strumento della Decisione di finanza pubblica, che contiene gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica per un periodo pluriennale e definisce gli obiettivi articolati per i sottosettori del conto delle amministrazioni pubbliche relativi alle amministrazioni centrali, alle amministrazioni locali ed agli enti di previdenza e assistenza sociale.
Il documento presentato dal Governo concerne, oltre all’anno in corso, il triennio 2011-2013. Nell’ambito del quadro programmatico, esso prevede un incremento in termini reali del PIL, pari all’1,2% nel 2010, all’1,3% nel 2011 e al 2,0% per ciascuno degli anni 2012 e 2013; un valore del tasso di disoccupazione pari all’8,7% per ciascuno degli anni 2010 e 2011, all’8,6% per il 2012 e all’8,4% per il 2013; un incremento del tasso di occupazione dal 57,1% – valore previsto per il 2010 – al 58,6% – previsto per il 2013; un tasso di inflazione programmata pari all’1,5% per ciascuno degli anni 2010-2013; il conseguimento dell’obiettivo di ricondurre l’indebitamento netto al di sotto del 3 per cento del PIL entro il 2012.
Il documento evidenzia che il Consiglio Europeo dello scorso marzo ha definito i cinque obiettivi che guideranno la Strategia EU 2020 per la crescita e l’occupazione, che riguardano l’occupazione, la ricerca e l’innovazione, l’istruzione, l’energia e la povertà; per ognuno di essi dev’essere individuato un obiettivo europeo e, in base all’indicazione di ciascun Stato membro, conseguenti obiettivi nazionali, coerenti con i relativi livelli di partenza.
Ancora debole appare, sempre secondo il documento, l’andamento del mercato del lavoro negli ultimi mesi. In particolare, il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni da parte delle imprese ha continuato ad essere ampio: da gennaio ad agosto 2010 sono state autorizzate circa 827 milioni di ore, di cui circa 250 milioni di cassa integrazione ordinaria, 352 di cassa integrazione straordinaria e 225 di cassa integrazione in deroga. Nel secondo trimestre del 2010 – ricorda sempre il documento – l’occupazione misurata in unità standard di lavoro, al netto degli occupati in CIG, si è ridotta dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente, per effetto della diminuzione dello 0,7 per cento degli occupati dipendenti. Gli occupati indipendenti sono invece cresciuti dello 0,4 per cento. Il settore più colpito continua ad essere quello dell’industria in senso stretto.
La crescita del costo del lavoro per i prossimi anni appare contenuta e viene calcolata nel 3,0% per il 2010, nell’1,5% per il 2011 e nell’1,6% in ciascuno degli anni 2012 e 2013.
Quanto alla spesa pensionistica, il documento osserva che le misure adottate nel corso degli anni, nonché quelle introdotte con il recente decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, compensino in larga parte l’andamento negativo (cosiddetta “gobba pensionistica”) che si prospettava per i prossimi decenni, dovuto all’incremento della speranza di vita ed al passaggio alla fase di quiescenza delle generazioni del baby boom. In particolare, secondo il documento, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL tenderà a ridursi, fino al 2025, rispetto ai valori attuali: il tasso previsto per il 2010 è pari al 15,3%. Nel periodo successivo, e fino al 2040-2045, il rapporto crescerà di nuovo, fino a conseguire un valore simile a quello attuale. Nel periodo ancora successivo, il rapporto tenderà di nuovo a diminuire, in virtù sia del passaggio dal sistema di calcolo misto a quello contributivo integrale sia della progressiva scomparsa dei pensionati appartenenti alle generazioni del baby boom.
Il documento illustra altresì in maniera analitica le misure pensionistiche di recente introdotte dal citato decreto-legge n. 78 del 2010, che concernono la revisione del regime delle decorrenze dei trattamenti di vecchiaia e di anzianità, l’accelerazione dell’innalzamento del requisito anagrafico per il pensionamento di vecchiaia per le lavoratrici del pubblico impiego, nonché l’attuazione, a decorrere dal 2015, dell’adeguamento dei requisiti anagrafici per il pensionamento all’aumento della speranza di vita.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15,50.