LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari
Riunione n. 27
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
Presidenza della Vice Presidente
Orario: dalle ore 15 alle ore 15,45
AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 1148 E 1670 (REDDITO DI CITTADINANZA E SALARIO MINIMO ORARIO)
LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari
Riunione n. 28
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 16,15 alle ore 16,30
PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
134ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,45.
SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI
Il presidente SACCONI comunica che la documentazione consegnata nel corso dell’audizione informale appena svolta, riferita ai disegni di legge nn. 1148 e 1670 (reddito di cittadinanza e salario minimo orario), sarà resa disponibile sulla pagina web della Commissione.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/35/CE che modifica la direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione della gente di mare (n. 142)
(Osservazioni alla 8a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Osservazioni non ostative )
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Nessuno chiedendo la parola, la relatrice FAVERO (PD) ribadisce la propria proposta di osservazioni non ostative all’8a Commissione permanente.
Presente il prescritto numero di senatori, la Commissione, a maggioranza, approva.
(1779) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alle Commissioni 1a e 5a riunite. Esame. Parere favorevole)
Il relatore LEPRI (PD) osserva che il disegno di legge reca molteplici norme di interesse della Commissione; in particolare, l’articolo 2-bis prevede per il 2015 un incremento della misura del trattamento di integrazione salariale relativo ai contratti di solidarietà cosiddetti difensivi, stipulati tra il datore di lavoro e le rappresentanze sindacali per evitare la riduzione del personale, o espansivi, finalizzati a procedere a nuove assunzioni. Le risorse stanziate sono destinate in via prioritaria ai trattamenti dovuti nel 2015 in forza di contratti di solidarietà stipulati nell’anno 2014.
Il comma 3-septies del successivo articolo 3 dispone per il 2015 un incremento da 60 a 115 milioni di euro del finanziamento per le proroghe dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione dell’attività dell’intera azienda, di un settore di attività, di uno o più stabilimenti o di parte di essi.
Il comma 12-undecies dell’articolo 10 proroga per tutto l’anno 2015 le disposizioni fiscali di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, nonché il regime dei minimi previgente l’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2015, che ha infatti abrogato i citati regimi fiscali agevolati mediante l’articolo 1, comma 85, lettere b) e c). Quantifica poi gli oneri derivanti dalla disposizione in 9,6 milioni di euro per l’anno 2015, in 71,4 milioni di euro per l’anno 2016, in 46,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 ed in 37,1 milioni di euro per l’anno 2020. Le maggiori entrate derivanti dal comma affluiscono al fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10 del decreto-legge n. 282 del 2004. Con la modifica in esame si prorogano per tutto l’anno 2015 i due regimi di vantaggio, con la conseguenza che non solo potranno continuare ad utilizzare detti regimi coloro che già ne usufruivano (come peraltro già previsto), ma potranno scegliere tali regimi anche quanti inizieranno nuove attività nel corso del 2015.
I successivi commi 12-vicies bis e 12-vicies ter stabiliscono il differimento di un termine per la presentazione della domanda all’INPS, con riferimento ad una particolare fattispecie della disciplina relativa ai trattamenti pensionistici per i lavoratori esposti all’amianto, rientranti nell’ipotesi di periodo di esposizione ultradecennale, dipendenti da aziende che abbiano collocato in mobilità tutti i dipendenti per cessazione dell’attività lavorativa e che, avendo presentato domanda successivamente al 2 ottobre 2003, non rientrino nella disciplina pregressa più favorevole. Il comma 12-vicies bis differisce infatti il termine per la presentazione della domanda dal 31 gennaio al 30 giugno 2015; il comma 12-vicies ter provvede alla copertura degli oneri finanziari derivanti dal differimento.
Passando all’articolo 10-bis, il relatore ricorda che esso riduce, per il triennio 2015-2017, l’aliquota contributiva pensionistica per alcuni iscritti alla Gestione separata INPS. Richiama quindi il comma 1 dell’articolo 14, in base al quale i centri per l’impiego possono prorogare fino al 31 dicembre 2015 i contratti di affidamento di servizi per l’impiego e per le politiche attive in scadenza. Segnala poi il comma 11-ter dell’articolo 1, che proroga al 30 giugno 2015 l’incarico del Commissario liquidatore del Fondo gestione istituti contrattuali lavoratori portuali; il comma 4-ter dell’articolo 7, che dispone il rinnovo di un contributo statale pari a 100.000 euro in favore del Servizio di assistenza, cura e ricerca sull’abuso all’infanzia (S.A.C.R.A.I.) del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile dell’Università “La Sapienza” di Roma e infine il comma 5-bis dell’articolo 8, che differisce al 31 dicembre 2015 il termine di entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole. Conclusivamente, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole.
A giudizio del senatore PUGLIA (M5S), il provvedimento è apprezzabile sotto svariati profili, a cominciare dalla disciplina riguardante la gestione separata INPS. Anche le disposizioni riguardanti i contratti di solidarietà incontrano il suo consenso, pur se l’incremento andrebbe portato al venti per cento. Un giudizio ugualmente positivo attiene al riferimento alla Cassa Integrazione Guadagni per cessazione attività e alla proroga dei termini per la consegna delle domande riferite ai trattamenti pensionistici per i lavoratori esposti all’amianto. Egli riterrebbe però opportuno apporre al parere una condizione riferita all’articolo 7, comma 4-ter, per sottolineare l’opportunità che il finanziamento ivi disposto a favore del S.A.C.R.A.I. venga collegato ad un positivo riscontro dell’efficacia dell’attività del Servizio.
La senatrice CATALFO (M5S) avanza riserve sulla circostanza che la proroga della Cassa Integrazione Straordinaria sia subordinata a un progetto di ricollocazione, in assenza del quale i lavoratori resterebbero senza sostegno.
Il senatore SERAFINI (FI-PdL XVII), pur comprendendo le ragioni alla base delle disposizioni riguardanti i lavoratori esposti all’amianto, fa osservare che patologie altrettanto gravi possono essere determinate anche da altre cause, come, ad esempio, dalle polveri di legno.
Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)) concorda con tale rilievo, osservando che andrà effettivamente richiesto un monitoraggio anche con riferimento ad altre gravi patologie.
Il senatore BAROZZINO (Misto-SEL), premesso che i contratti di solidarietà rappresentano la vera arma vincente per uscire dalla crisi, giudica tuttavia le misure contenute nel provvedimento di efficacia assai limitata. In particolare, mette in guardia dal pericolo derivante dalla vaghezza del riferimento ai contratti di solidarietà cosiddetti espansivi, specialmente alla luce delle recenti discipline legislative.
Nessun altro chiedendo di intervenire, il senatore LEPRI (PD) osserva conclusivamente che dal dibattito sono emerse numerose notazioni positive sul provvedimento, esprimendo compiacimento per la larga convergenza che si è registrata. Quanto alle perplessità avanzate e alle richieste di inserimento di condizioni, nota che i tempi stretti di conversione del decreto-legge impediscono la prospettazione di modifiche, confermando pertanto la propria proposta di parere favorevole.
Il presidente SACCONI mette quindi ai voti tale proposta, che, con l’astensione dei senatori AURICCHIO (FI-PdL XVII), SERAFINI(FI-PdL XVII), BENCINI (Misto), BAROZZINO (Misto-SEL), CATALFO (M5S), PAGLINI (M5S) e PUGLIA (M5S), è approvata.
La seduta termina alle ore 16,15.
133ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,35.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/35/CE che modifica la direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione della gente di mare (n. 142)
(Osservazioni all’8a Commissione. Esame e rinvio)
La senatrice FAVERO (PD) osserva che lo schema di decreto legislativo in esame recepisce la direttiva 2012/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, che modifica la direttiva 2008/106/CE in materia di requisiti minimi di formazione della gente di mare. Tali modifiche si sono rese necessarie in seguito all’approvazione di emendamenti alla Convenzione STCW (Standards of training, certification and watchkeeping for seafarers), fatta a Manila nel 2010.
Lo schema di decreto si compone di 28 articoli e 7 allegati. La competenza della Commissione lavoro si incentra sulle disposizioni riguardanti la formazione e l’abilitazione della gente di mare (articoli da 4 a 6) e l’orario di lavoro (articolo 16).
In particolare, l’articolo 4 prevede che le autorità competenti assicurino che i lavoratori marittimi che svolgono le proprie funzioni a bordo di una nave ricevano una formazione conforme ai requisiti della Convenzione STCW, di cui all’allegato I.
L’articolo 5 contiene disposizioni generali in materia di addestramento e stabilisce che i lavoratori marittimi debbano svolgere appositi corsi, affidati ad istituti, enti e società. I programmi di addestramento comprendono altresì la materia della sicurezza del lavoro.
L’articolo 6 si occupa dei certificati di competenza e di quelli di addestramento. In particolare, tutti i lavoratori marittimi indicati dal comma 1 debbono essere in possesso di un certificato di competenza o di addestramento – rilasciato da una della Amministrazioni competenti individuate dall’articolo 3 – che lo abilita a svolgere le mansioni indicate nel certificato stesso. Il comma 7 prevede che il lavoratore marittimo che non sia in possesso né dei certificati di competenza né di quelli di addestramento, ma che effettui specifici corsi di addestramento, possa comunque effettuare servizi a bordo delle navi. Le modalità per il rinnovo dei suddetti certificati sono individuate dall’articolo 13.
L’articolo 16, in materia di orario di lavoro, dispone, al comma 1, che il personale marittimo debba fruire ogni 24 ore di un periodo di riposo della durata minima di 10 ore, suddivisibile in 2 periodi, uno dei quali di almeno 6 ore, con intervalli tra i periodi di riposo consecutivi non superiori a 14 ore. In base al comma 13, nel rispetto dei principi di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, le Autorità competenti autorizzano o registrano contratti collettivi che consentano, per il personale di guardia che svolge compiti attinenti alla sicurezza, deroghe alle disposizioni di cui al comma 1, a condizione che il periodo di riposo non sia inferiore a 70 ore per ogni periodo di 7 giorni; tali deroghe possono riguardare anche i periodi di ferie.
Considerata pertanto la finalità dello schema di decreto in esame, propone infine di esprimere osservazioni non ostative alla 8aCommissione.
Interviene il senatore SERAFINI (FI-PdL XVII) per esprimere fin d’ora il proprio orientamento favorevole all’atto in esame, rilevando peraltro l’opportunità di una riflessione riguardo al riposo della durata massima di 10 ore, di cui all’articolo 16, che deve essere garantito anche a fronte dell’eventuale incidenza di fusi orari.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Programma di lavoro della Commissione per il 2015. Un nuovo inizio” (COM (2014) 910 definitivo) (n. 52)
(Parere alla 14a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio )
Riprende l’esame, sospeso nella prima seduta antimeridiana del 4 febbraio.
La senatrice MANASSERO (PD) illustra lo schema di parere, pubblicato in allegato.
La senatrice CATALFO (M5S) critica l’apprezzamento, contenuto nello schema di parere, delle misure di riforma del mercato del lavoro attuate dal Governo italiano le quali, a suo parere, indeboliscono i diritti dei lavoratori e gli strumenti di protezione sociale. Segnala che nel documento in esame la Commissione europea esprime l’intenzione di proseguire nelle trattative legate all’Accordo di partenariatotransatlantico su commercio e investimenti (TTIP), la cui approvazione rischia però di provocare una forte riduzione delle tutele dei lavoratori, oltre che effetti negativi per l’economia italiana. Segnala dunque l’opportunità che la Commissione possa occuparsi in maniera approfondita di tale negoziato.
Il presidente SACCONI, ricordando che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere sugli aspetti di propria competenza, esprime l’auspicio che il parere della Commissione possa raccogliere il più ampio sostegno possibile. Ricorda la necessità di perseguire l’obiettivo della libera circolazione dei lavoratori, anche per le prospettive ancora negative della crescita economica italiana.
La senatrice D’ADDA (PD) apprezza il riferimento, contenuto nello schema di parere, al tema della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, sottolineando la necessità che le politiche di sostegno a tali lavoratrici ricevano, anche nell’ambito dell’Unione europea, adeguati stanziamenti di risorse.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16 05.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL’ATTO COMUNITARIO N. 52
La Commissione lavoro, previdenza sociale,
esaminato l’atto comunitario n. 52, riguardante il programma di lavoro della Commissione europea per il 2015, incentrato su un nuovo metodo di legiferare, tale da snellire il carico normativo delle istituzioni europee;
atteso che, nel suo discorso del luglio 2014, il neo eletto presidente della Commissione europea Junker ha prospettato l’esigenza di rinnovare l’Unione europea sulla base di un programma per l’occupazione, la crescita, l’equità e il cambiamento democratico, individuando in particolare 10 priorità su cui orientare la nuova politica europea;
considerato che tra le priorità individuate spiccano le iniziative per favorire l’occupazione, la crescita e gli investimenti, al fine di migliorare il contesto imprenditoriale, rimuovendo gli ostacoli agli investimenti stessi, e di rafforzare il mercato unico, in modo da dare nuovo impulso all’occupazione;
rilevato che la Commissione europea è intenzionata ad aiutare gli Stati membri a ridurre la disoccupazione attraverso riforme strutturali e misure che favoriscano la creazione di posti di lavoro e l’occupabilità, sviluppando maggiori investimenti nelle conoscenze e nelle competenze, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, come i giovani disoccupati e i disoccupati di lunga durata;
sottolineata l’importanza di promuovere la mobilità dei lavoratori, specialmente nei casi in cui l’offerta di lavoro e la richiesta di competenze restano cronicamente insoddisfatte, anche a livello transfrontaliero;
valutato positivamente lo sforzo che il nostro Paese sta compiendo in tema di riforma del mercato del lavoro, attraverso l’approvazione del Jobs act, al fine di favorire una maggiore e migliore occupabilità, modificando le forme contrattuali e garantendo una maggiore rete di protezione sociale;
ritenuto fondamentale in questa fase di cambiamento del mercato stesso che vi sia anche a livello comunitario un adeguato stanziamento di risorse;
considerato che la Commissione europea si sta adoperando inoltre nel garantire pari opportunità alle persone con disabilità e nella promozione delle parità tra uomini e donne e dell’accesso alle donne al mondo del lavoro, ritenute priorità della propria azione per il 2015;
preso atto che l’atto comunitario in esame è corredato da 4 allegati e che, in particolare, l’allegato 1 contiene le nuove iniziative su cui si concentrerà la Commissione nel 2015, nel cui contesto rivestono interesse il pacchetto per promuovere l’integrazione e l’occupabilità nel mercato del lavoro e quello sulla mobilità dei lavoratori, nonché la strategia commerciale e di investimento a favore dell’occupazione e della crescita,
formula parere favorevole, facendo rilevare alla Commissione di merito l’importanza del mantenimento della proposta di direttiva in tema di miglioramento della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento (COM/2008/0637) – proposta che la Commissione europea intende ritirare – poiché si considera diretta a garantire diritti essenziali per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.


























