358ª Seduta
Presidenza del Presidente
SACCONI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta inizia alle ore 13,35.
IN SEDE CONSULTIVA
(2957) Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alle Commissioni 6ª e 10ª riunite. Esame. Parere favorevole)
Il relatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) introduce il disegno di legge, recante una delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo. In particolare, l’articolo 1 definisce i criteri per l’adozione dei decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa anche alla luce della cosiddetta “Direttiva Bolkenstein”, che consente gli Stati membri di tenere conto, nello stabilire le regole della procedura di selezione del prestatore del servizio, di considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi. Inoltre, il Governo deve stabilire modalità di affidamento delle concessioni che rispettino i principi di concorrenza, qualità paesaggistica, sostenibilità ambientale e tutela degli investimenti mediante procedure di selezione trasparenti, che prevedano anche la salvaguardia dei livelli occupazionali e che offrano servizi di fruibilità della spiaggia a favore delle persone disabili.
In considerazione della finalità del provvedimento e della limitata competenza della Commissione lavoro, il relatore propone l’espressione di un parere favorevole.
La senatrice CATALFO (M5S) dà conto di uno schema di parere alternativo, pubblicato in allegato.
Presente il prescritto numero di senatori, posto ai voti, lo schema di parere favorevole presentato dal relatore è approvato con il voto contrario dei senatori del Gruppo Movimento 5 Stelle e con l’astensione del senatore BAROZZINO (Misto-SI-SEL).
Risulta pertanto preclusa la votazione dello schema di parere contrario illustrato dalla senatrice Catalfo.
La seduta termina alle ore 14.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLE SENATRICI PAGLINI E CATALFO SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2957
L’11a Commissione del Senato, in sede d’esame del disegno di legge recante delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo (AS 2957);
considerato che:
il disegno di legge in esame non risponde alle esigenze, più volte espresse dal Movimento 5 Stelle, secondo cui deve essere sempre assicurato un uso dei beni demaniali marittimi, lacuali e fluviali rispondente all’interesse pubblico, che non penalizzi la libertà di accesso. Nessuna misura legislativa deve rappresentare, in particolare nel settore delle concessioni balneari, il tentativo di eludere la direttiva 2006/123 CE, che cerca di riportare nell’ambito della libera concorrenza anche questo importante settore dell’economia nazionale;
quanto previsto nella presente delega avrà infatti ricadute rilevanti sul comparto turistico, in particolare quello balneare, che rappresenta un settore fondamentale per la nostra economia. Tuttavia quanto proposto dal Governo per riordinare la normativa appare l’ennesimo tentativo di procrastinare la data in cui verranno indette le aste sulle concessioni, rischiando di dilatare nuovamente i tempi, aggirando de facto quanto previsto dalla normativa europea;
la delega si pone all’articolo 1, lettera d), l’obiettivo di “prevedere, anche in relazione alle innovazioni introdotte nella presente legge, un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della disciplina di riordino delle concessioni”, questo rischia di dilatare ancora una volta i tempi e di fatto di agevolare chi attualmente è concessionario, impedendo a nuovi soggetti di entrare nel mercato. Fino ad oggi tale settore è stato sottratto alle leggi del libero mercato grazie a reiterate proroghe che hanno di fatto aggirato l’applicazione della normativa europea;
sarebbe necessario applicare la normativa europea ed introdurre procedure di selezione che assicurino garanzie di imparzialità e di trasparenza, che siano davvero premianti della professionalità e che garantiscano anche a nuovi soggetti, la possibilità di entrare nel mercato. Finora tutto ciò che è stato previsto nella gestione del settore ha penalizzato la possibilità di nuovi operatori di inserirsi nel settore;
è necessario inoltre creare procedure che individuino l’offerta che garantisca la più alta sostenibilità ambientale, che offra il servizio migliore al fruitore, ricordando che tutti, nessuno escluso, hanno diritto di usufruire delle aree di demanio perché si tratta di un bene pubblico e quindi tutti devono essere messi nelle condizioni di accedervi;
almeno all’articolo 1, lettera a), sono previsti “criteri e modalità di affidamento nel rispetto dei princìpi di concorrenza, di qualità paesaggistica e di sostenibilità ambientale” ma non è tuttavia chiaro come tali criteri verranno attuati;
inoltre sarebbe utile sancire l’assoluta inopportunità di riservare ulteriori aree demaniali per nuovi stabilimenti balneari, soprattutto in aree già fortemente antropizzate, con l’obbligo di convertire, dove possibile, le strutture edificate in materiale di difficile rimozione con materiale ecocompatile e di facile rimozione;
la questione inerente alle concessioni è senza dubbio molto complessa, proprio per questo è necessario definire norme chiare che tutelino la concorrenza leale e chi ha lavorato virtuosamente, tuttavia non devono essere redatte norme che garantiscano rendite di posizione e che impediscano l’accesso a nuovi operatori: anche per questo deve essere chiarito che se si vogliono tutelare le piccole imprese deve essere prevista la possibilità di una sola concessione per regione, ed un massimo di due su tutto il territorio nazionale, per ciascun concessionario attraverso un sistema che non possa essere facilmente aggirato, prevedendo il controllo anche del capitale sociale dell’operatore interessato. Questo permetterebbe di evitare che gli stabilimenti balneari diventino appannaggio delle grandi multinazionali;
questa delega risulta l’ennesimo esempio di un modo di legiferare poco efficace che ha caratterizzato questo Governo e la maggioranza che lo sostiene;
esprime parere contrario.
Riunione n. 122
MARTEDÌ 12 DICEMBRE 2017
Presidenza del Presidente
SACCONI
Orario: dalle ore 14,30 alle ore 15
AUDIZIONE INFORMALE SULLE RICADUTE OCCUPAZIONALI DEI PROGRAMMI INDUSTRIALI DI FCA