Lieve ripresa dei consumi a novembre anche se resta un quadro congiunturale difficile e un passivo tendenziale. E’ quanto emerge dall’indicatore dei Consumi elaborato dalla Confcommercio che registra a novembre una crescita dello 0,2% rispetto ad ottobre e un calo dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2013.
“Il dato dell`ultimo mese – spiega la Confederazione – che ha determinato anche un modesto miglioramento della media mobile a tre mesi, pur indicando il proseguimento della fase di lieve recupero dei livelli di consumo da parte delle famiglie si inserisce in un contesto congiunturale difficile, che non sembra idoneo a supportare, nei prossimi mesi, dinamiche più sostenute della domanda”.
Sul versante della fiducia delle famiglie, infatti, “non si avvertono segnali positivi, con un ulteriore peggioramento, a dicembre, del sentiment. Anche dal lato delle imprese non si registrano attese di un significativo miglioramento, a breve, del quadro economico. Anche per la produzione industriale il 2014 non sembra essersi chiuso con apprezzabili impulsi di crescita”.
Confcommercio ricorda che “la situazione di stagnazione-recessione in cui si trova il paese da alcuni mesi si è tradotta, a novembre, in un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Gli occupati sono diminuiti, rispetto ad ottobre, di 48mila unità (-113mila nel bimestre). Le persone in cerca di occupazione sono aumentate, su base mensile, di 40mila unità (+135mila negli ultimi due mesi) portando il tasso di disoccupazione al 13,4%”.
“Questi dati – conclude il rapporto – evidenziano come le aspettative di una ripresa dei livelli occupazionali, registrate nella parte centrale del 2014, siano ormai rientrate.
A fronte del deterioramento rilevato dai livelli occupazionali, le ore autorizzate di CIG hanno mostrato, a novembre, una sensibile riduzione nei confronti dell`analogo mese del 2013 (-26,9%. Il dato è sintesi di un calo per tutte le tipologie.
Anche nel complesso degli undici mesi dell`anno si rileva una diminuzione (-6,1%), andamento a cui fa eccezione solo la CIG straordinaria (+21,7%)”.
Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “Con l`attuale condizione di fiducia delle famiglie e del mercato del lavoro è probabile che il 2015 non sarà l`anno di una ripresa robusta. In questo quadro ancora incerto e fragile – sottolinea Sangalli – i consumi dopo aver toccato il fondo, da qualche mese hanno smesso di scendere e mostrano dei timidi e lenti segnali di risveglio”.