Confermata per il 30 marzo la giornata di sciopero proclamata dalle organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli oltre 3000 dipendenti delle Farmacie Comunali scaduto da 15 mesi.
La protesta, dicono i sindacati, “si è resa inevitabile anche perché l’associazione datoriale del settore Assofarm, dopo quasi un anno di trattativa durante il quale ha tentato di ottenere la cancellazione dei diritti e delle tutele acquisiti attraverso la contrattazione, ha imposto un congelamento del negoziato, senza offrire alcuna garanzia sull’esito finale dello stesso”. “Aumentare la flessibilità dell’orario di lavoro, diminuire le maggiorazioni per il lavoro straordinario, incrementare la possibilità di attivare forme di lavoro precario, definire un aumento salariale ben inferiore all’inflazione, – dicono – sono solo alcune delle rivendicazioni di parte datoriale a cui il sindacato si è opposto”.
“Se passasse una tale impostazione – aggiungono – assisteremmo ad una generalizzata deprofessionalizzazione del personale che si tradurrebbe per gli utenti in un peggioramento generalizzato del servizio”. (LF)
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