Il Centro studi di Confindustria rileva un aumento della produzione industriale dello 0,5% in maggio su aprile, quando c’è stato un calo dello 0,4% su marzo, comunicato ieri dall’Istat.
Nel primo trimestre, l’attività è diminuita dello 0,3% congiunturale (dopo +1% nel quarto 2016); nel secondo la variazione congiunturale acquisita è di +0,6 punti percentuali.
La temporanea battuta d’arresto di aprile, che potrebbe essere in parte dovuta all’effetto statistico legato alla particolare distribuzione delle festività, si è avuta in un contesto nel quale i principali indicatori qualitativi avevano raggiunto i livelli più elevati da gennaio 2008 (fiducia Istat) e febbraio 2011 (PMI).
Le valutazioni dei direttori degli acquisti del manifatturiero rimangono ampiamente positive anche in maggio e sono coerenti con un recupero dell’attività industriale: l’indice PMI manifatturiero si è attestato a 55,1 (da 56,2) e quello della componente produzione a 55,8 (da 58,7); la crescita degli ordini, seppure inferiore al picco pluriennale raggiunto dall’indice in aprile, è risultata robusta grazie soprattutto alla domanda estera.