l neopresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, è pronto al debutto all’assemblea annuale dell’associazione. Domani mattina, nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica, Orsini terrà la sua prima relazione davanti ad una platea di oltre 2mila ospiti. Tra i temi chiave del suo intervento la manovra economica, con scelte mirate a partire da incentivi agli investimenti e conferma del taglio del cuneo fiscale, attenzione al sociale, con un piano casa per offrire alloggi a basso costo ai lavoratori, dialogo con i sindacati su sicurezza sul lavoro, salari e produttività, ma anche grande attenzione all’Europa e al confronto con la nuova Commissione per azioni che favoriscano l’industria. Dopo la relazione di Orsini prenderà la parola, secondo quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni.
In platea le più alte cariche istituzionali, a partire dai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Quasi al completo anche la squadra di governo, con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Adolfo Urso, Giuseppe Valditara, Matteo Piantedosi, Guido Crosetto, Marina Calderone, Anna Maria Bernini e Luca Ciriani.
In sala anche più di trenta ambasciatori dall’Europa e dal resto del mondo. Ad assistere alla prima relazione di Orsini i past president di Confindustria: Carlo Bonomi, Vincenzo Boccia, Emma Marcegaglia, Antonio D`Amato, Giorgio Fossa, Luigi Abete. Dal mondo dell`industria arrivano Fedele Confalonieri, Massimo Moratti, Mario Moretti Polegato, Ugo Brachetti Peretti.
Molti i rappresentanti delle aziende partecipate, tra presidenti e amministratori delegati: Roberto Cingolani, Giuseppe Zafarana, Silvia Maria Rovere, Giuseppina Di Foggia, Filippo Giansante, Alessandra Ricci, Pasquale Salzano, Stefano Cuzzilla. Ma anche il settore bancario e finanziario sarà rappresentato con Carlo Messina, Andrea Orcel, Giovanni Gorno Tempini, Antonio Patuelli.
Per il mondo sindacale ci saranno Maurizio Landini e Luigi Sbarra.
Confermati, infine, alcuni dei segretari dei partiti politici: Elly Schlein, Carlo Calenda e Riccardo Magi.
E.G.