“Il 68 per cento dei votanti ha espresso un voto favorevole all’accordo”. Lo riferiscono i sindacati di categoria Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie sull’esito del referendum consultivo sul rinnovo del contratto nazionale delle attività ferroviarie, sottolineando che “il risultato sancisce la piena legittimazione del percorso contrattuale, sul quale l’ultima parola è stata restituita alle lavoratrici e ai lavoratori”.
La maggioranza dei ferrovieri e dei lavoratori degli appalti ferroviari ha riconosciuto “un concreto avanzamento delle proprie condizioni di lavoro in un contratto che introduce importanti novità sia per la parte economica sia per quella normativa, portando nuovi diritti a tutti i ferrovieri, compresi gli appalti, cui si applica il contratto nazionale”.
“Questi numeri – proseguono le categorie Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie – richiamano il sindacato a un impegno ancora più determinato nella definizione e realizzazione di tutti i percorsi attuativi derivanti dall’intesa del 22 maggio scorso. Sarà compito di tutte le organizzazioni sindacali valorizzare le critiche costruttive pervenute da chi ha espresso voto contrario, completando un percorso di cambiamento che oggi può finalmente prendere avvio”.
“Abbiamo subito proceduto a comunicare ad Agens e al gruppo Ferrovie dello Stato – concludono le sigle sindacali – lo scioglimento della riserva, abilitando, a partire da luglio, l’erogazione della prima tranche di aumento dei minimi tabellari con decorrenza 1° giugno e la corresponsione degli arretrati relativi al mese appena trascorso”.