“La Cgil chiede da agosto l`obbligo per tutti, non solo sui luoghi di lavoro. Invece, anche qui, il governo arriva tardi e con un provvedimento che rischia di creare incomprensioni, perché qualcuno mi deve spiegare come mai un 48enne possa non essere vaccinato ed un 50enne sì”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Anche sulla scuola, spiega, “dopo due anni ci ritroviamo a discutere degli stessi problemi. Le nostre proposte, contenute in un protocollo firmato col ministro, non sono state ascoltate. Avevamo chiesto più investimenti in assunzioni, spazi e misure di sicurezza, invece continuano ad esserci classi super affollate. Non si è investito come si doveva, che era la condizione per dare continuità alla scuola in presenza. Ora, a gennaio, se qualche settimana di insegnamento a distanza garantisce poi di avere tutto l`anno in presenza, forse è meglio prenderla in considerazione”.
Per Landini con il governo “siamo sempre davanti a provvedimenti dettati dall`emergenza. E per noi ci sono tre questioni da risolvere: la proroga della cassa integrazione nel turismo e in quei settori in crisi che altrimenti rischiano di licenziare; la proroga dell`equiparazione della quarantena alla malattia; nuove politiche industriali”. E poi “ci vogliono due interventi sul fronte dell`energia, all`origine del problema: un investimento molto forte sulle rinnovabili e un sistema di sostegni rivolto sia ai cittadini a basso reddito sia alle imprese che consumano più energia”.
“Berlusconi al Quirinale? Serve una persona che garantisca grande unità”, conclude il segretario della Cgil, per il quale “lo sciopero del 16 dicembre non ha rotto l`unità del sindacato, valuteremo con la Cisl come andare avanti. Servono nuove iniziative”.
E.G.