Entra in vigore dall'1 gennaio 2008 il "Ccnl mobilità", nuovo contratto di settore per i lavoratori dei trasporti. Lo ha confermato l'assemblea nazionale di quadri e delegati dei sindacati di categoria, che si è svolta il 21 febbraio a Roma, indicando inoltre le linee guida della piattaforma per il rinnovo 2008-2011. Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Trasporti, Orsa trasporti, Fiasa e Fast hanno concordato sulla necessità di definire il contratto collettivo nazionale della mobilità, che si impegnerà a tutelare insieme ferrovieri, addetti del trasporto pubblico locale, del trasporto passeggeri regionale, logistica e servizi. Cambiano anche gli interlocutori con cui aprire la trattativa: da oggi tutte le imprese, ovvero Agens, Asstra, Anav, Confindustria, Fise, Assofer e Cnc, discuteranno con i sindacati in un unico tavolo.
"Un processo di semplificazione del sistema contrattuale, per superare la frantumazione esistente nei trasporti, attraverso la costruzione di contratti collettivi in grado di contenere aree di attività più ampie, in grado di realizzare una maggiore tutela del lavoro nei settori interessati da attività comuni". Così i sindacati descrivono la tendenza in atto negli ultimi anni. Si rifanno al passato e ricordano i risultati raggiunti, come l'istituzione del contratto delle attività ferroviarie, che ha permesso di superare la prassi degli accordi aziendali ma, soprattutto, ha migliorato le garanzie per gli addetti. Considerando le caratteristiche del comparto, segnato da forti sacche di precarietà e gap retributivi a svantaggio dei giovani, trasformato dall'effetto delle liberalizzazioni, le sigle ribadiscono: un numero alto di negoziati non è più gestibile. Da qui la necessità del contratto mobilità, già ratificata da un'intesa tra Governo e parti sociali firmata il 21 novembre 2007 al ministero del Lavoro.
Prima di dare forma concreta al provvedimento, però, è stato necessario risolvere il problema delle attività ferroviarie, con il contratto in scadenza il 31 dicembre 2006. Sindacati di categoria e Agens hanno raggiunto un accordo per il 2007, attraverso una proroga annuale sulla validità del quadriennio 2003-2006, con un aumento retributivo medio di 55 euro e un'una tantum di 660 euro in busta paga a febbraio. Un'altra intesa è arrivata in sede aziendale: l'ha firmata il gruppo Fs, per procedere all'erogazione dei premi di risultato pregressi, relativi al 2005-2006, e rispondere così a chi aspetta ancora le quote. A fronte degli ultimi passi, le organizzazioni dei lavoratori si sono dichiarate pienamente soddisfatte: con queste correzioni anche le ferrovie vengono allineate alle scadenze del trasporto pubblico locale, ovvero al prossimo 31 dicembre, e dal 2008 può partire il contratto unico.
Nella bozza di piattaforma, che passerà al vaglio delle assemblee territoriali, i sindacati già chiedono un aumento salariale medio di 150 euro. E in otto capitoli sottolineano la necessità di ridiscutere disciplina delle relazioni industriali, classificazione del rapporto di lavoro, modelli retributivi, orario, inquadramento, diritto di sciopero, regole d'appalto e sostenibilità ambientale. Inizierà a breve la trattativa, all'insegna di una linea condivisa: accorpare i contratti per ottenere di più. Obiettivo comune è inoltre aumentare le clausole sociali. Da gennaio circa 250.000 lavoratori saranno inquadrati nei nuovi assetti.
(In Documentazione il testo dell'accordo delle attività ferroviarie e la bozza di piattaforma per il contratto unico)
Emanuele Di Nicola

























