L’ultimo decreto fiscale correttivo varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri “ha una visione frammentaria mentre sarebbe necessaria una riforma del sistema fiscale orientata ad equità e progressività”. Lo ha detto Lisa Contegiacono, amministratrice delegata di Caaf-Cgil, nel corso di un’audizione alla Commissione finanze della Camera.
La Cgil, ha sottolineato, “chiede di rafforzare la lotta contro l’evasione, l’elusione e la frode fiscale” ricordando come “in Italia l’evasione fiscale e contributiva si attesti a 82,4 miliardo e come il 73% di essa sia ascrivibile al lavoro autonomo e alle imprese”. In questo senso, ha proseguito, “si segnala che il FMI ha raccomandato di elimnare la flat tax per aumentare base imponibile e risolvere problemi di equità fiscale”. La Cgil “apprezza lo sforzo di rispondere alle sgenalazioni pervenute” ha proseguito “tuttavia intervenire su una normativa già in fase di applicazione crea incertezza sull’effettiva disponibilità salariale tra i cittadini, crea confusione, ostacola programmazione familiare e aumenta la sfiducia nel sistema fiscale”.
Contegiacomo ha infine ricordato “le perdite salariali dei redditi sotto 35 mila euro determinate dal passaggio dalla contribuzione alla fiscalizzazione del taglio del cuneo. Ad oggi non c’è stata nessuna correzione nè dal Parlamento nè dal governo per porre rimedio a questi tagli salariali”.