A un’ora dall’inizio del Consiglio dei ministri che dovrebbe esaminare e approvare il cosiddetto decreto “sblocca-cantieri” non c’è ancora l’accordo tra Lega e M5s sul testo. “Si parte divisi per colpire uniti”, ha tentato di minimizzare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte arrivando al Senato. Ma la gestazione del provvedimento potrebbe essere oggi molto difficile, con una seduta lunga.
“Per essere approvato – avverte il leghista Armando Siri, sottosegretario ai Trasporti – deve essere condiviso da tutti e quindi ci auguriamo che le nostre proposte vengano accolte perchè delle richieste vengono dagli operatori, dagli enti locali, dagli stakeholder e da tutti i player che lavorano in questo comparto che è il motore del Paese”.
In una bozza del decreto che Askanews ha potuto visionare, i primi tre articoli sono dedicati alla modifica del codice dei contratti pubblici e del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, per semplificare le procedure delle gare e l’apertura dei cantieri. Entro 90 giorni dalla conversione del decreto, dovrà essere emanato un “regolamento unico” con le disposizioni attuative ed esecutive del presente.
Prevista all’articolo 4 la nomina “per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari” da parte del presidente del Consiglio, su proposta del ministro delle Infrastrutture, “di uno o più commissari straordinari, cui spetta l’assunzione di ogni determinazione ritenuta necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi”. Stabilita anche la nomina, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, di un commissario straordinario per la “programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione degli interventi sulla rete viaria della Regione Siciliana”.
Nella bozza si fa anche riferimento a un decreto del ministero delle Infrastrutture, di concerto con il Mef, con un bando per l’accesso al finanziamento del Programma di interventi infrastrutturali per piccoli Comuni fino a 3.500 abitanti, per lavori di immediata cantierabilità per la manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali.
Nella bozza, però, non c’è il riferimento alle opere da realizzare, che la Lega invece vorrebbe fossero indicate da subito.
Istituita anche l`Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe e delle infrastrutture idriche per “razionalizzare le funzioni di vigilanza sulla sicurezza e sulla gestione delle grandi dighe e delle opere di derivazione ai fini della tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia delle risorse idriche”.