• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
sabato, 11 Ottobre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    A Meloni, la populista, fa paura la piazza di popolo

    Agitazione personale nelle sedi giudiziarie

    Trasferimento illegittimo: la Cassazione apre al rimborso delle spese di viaggio ma nega il danno da ore di tragitto senza prova concreta

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    Cresciamo poco e male: l’economia italiana è ancora in trappola

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Andrea Coinu, neo presidente dell’Assemblea sindacale mondiale dell’agricoltura: dal Mercosur più svantaggi che vantaggi. Riportare al centro il ruolo sociale e sindacale dei lavoratori agricoli

    Andrea Coinu, neo presidente dell’Assemblea sindacale mondiale dell’agricoltura: dal Mercosur più svantaggi che vantaggi. Riportare al centro il ruolo sociale e sindacale dei lavoratori agricoli

    Gaza e i giovani in piazza nella lunga agonia del Novecento

    Gaza e i giovani in piazza nella lunga agonia del Novecento

    Ilva, sbloccata la trattativa

    Ex Ilva, sindacati: al via le assemblee per organizzare lo sciopero del 16 ottobre

    RIUNIONE AL MIMIT SU ‘LE PRIORITA’ ITALIANE DI POLITICA INDUSTRIALE DEL NUOVO MANDATO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE’

    Cooper Standard, sindacati: raggiunto accordo quadro contro la chiusura dello stabilimento

    Landini, non è una vittoria ma 15 milioni di voti sono un patrimonio da cui ripartire

    Cgil, in vista della manovra Landini rilancia la patrimoniale: 26 mld dall’1,3% su 500mila super ricchi. Ma la trattativa con Confindustria finisce in stand by. E su Gaza: “Meloni indirettamente complice di genocidio’’

    Intesa Sanpaolo, raggiunto l’accordo: premi da 1.150 a 2.950 euro per i 70.000 lavoratori

    Intasa Sanpaolo presenta il suo nuovo polo formativo Academy4Future

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Legge n.144 del 26 settembre 2025 in materia di retribuzione e contrattazione

    Gomma-plastica, ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto 2026-2028

    I dati Istat sulla produzione industriale – Agosto 2025

    Istat, più di 1 lavoratore su 2 ha il contratto scaduto, non accadeva dal 2016

    Unionchimica Confapi, sindacati: varata la piattaforma per il rinnovo del contratto

    Istat, ad aprile la produzione nelle costruzioni scende dell’1,3%

    Edilizia, sindacati e imprese: sottoscritto accordo per un nuovo sistema bilaterale

    Rapporto Cgil su inflazione, salari e drenaggio fiscale

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    A Meloni, la populista, fa paura la piazza di popolo

    Agitazione personale nelle sedi giudiziarie

    Trasferimento illegittimo: la Cassazione apre al rimborso delle spese di viaggio ma nega il danno da ore di tragitto senza prova concreta

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    Cresciamo poco e male: l’economia italiana è ancora in trappola

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Andrea Coinu, neo presidente dell’Assemblea sindacale mondiale dell’agricoltura: dal Mercosur più svantaggi che vantaggi. Riportare al centro il ruolo sociale e sindacale dei lavoratori agricoli

    Andrea Coinu, neo presidente dell’Assemblea sindacale mondiale dell’agricoltura: dal Mercosur più svantaggi che vantaggi. Riportare al centro il ruolo sociale e sindacale dei lavoratori agricoli

    Gaza e i giovani in piazza nella lunga agonia del Novecento

    Gaza e i giovani in piazza nella lunga agonia del Novecento

    Ilva, sbloccata la trattativa

    Ex Ilva, sindacati: al via le assemblee per organizzare lo sciopero del 16 ottobre

    RIUNIONE AL MIMIT SU ‘LE PRIORITA’ ITALIANE DI POLITICA INDUSTRIALE DEL NUOVO MANDATO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE’

    Cooper Standard, sindacati: raggiunto accordo quadro contro la chiusura dello stabilimento

    Landini, non è una vittoria ma 15 milioni di voti sono un patrimonio da cui ripartire

    Cgil, in vista della manovra Landini rilancia la patrimoniale: 26 mld dall’1,3% su 500mila super ricchi. Ma la trattativa con Confindustria finisce in stand by. E su Gaza: “Meloni indirettamente complice di genocidio’’

    Intesa Sanpaolo, raggiunto l’accordo: premi da 1.150 a 2.950 euro per i 70.000 lavoratori

    Intasa Sanpaolo presenta il suo nuovo polo formativo Academy4Future

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Legge n.144 del 26 settembre 2025 in materia di retribuzione e contrattazione

    Gomma-plastica, ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto 2026-2028

    I dati Istat sulla produzione industriale – Agosto 2025

    Istat, più di 1 lavoratore su 2 ha il contratto scaduto, non accadeva dal 2016

    Unionchimica Confapi, sindacati: varata la piattaforma per il rinnovo del contratto

    Istat, ad aprile la produzione nelle costruzioni scende dell’1,3%

    Edilizia, sindacati e imprese: sottoscritto accordo per un nuovo sistema bilaterale

    Rapporto Cgil su inflazione, salari e drenaggio fiscale

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Blog - Dopo i referendum, per favore fate l’unità sindacale

Dopo i referendum, per favore fate l’unità sindacale

di Raffaele Morese
13 Giugno 2025
in Blog
I sindacati spaccati e la lezione di Lama: uniti si vince, divisi si diventa deboli

Di questi giorni, 40 anni fa, un altro referendum riguardante il lavoro – quello sul taglio della scala mobile – registrò la sconfitta di chi l’aveva voluto, il PCI e in primis di Enrico Berlinguer. La storia si è ripetuta. Questa volta è stata la CGIL e in primis Maurizio Landini a lanciare il guanto della sfida e tutti sanno com’è finita. Allora le vittime furono due, il partito comunista che iniziò una parabola discendente e l’unità sindacale che tuttora è sparita dal lessico sindacale. Oggi, non ancora è chiaro chi ne farà le spese.

La contabilità referendaria analizzata dall’Istituto Cattaneo è chiara. “I piccoli incrementi rispetto al proprio bacino elettorale storico registrati sulla posizione referendaria da loro sostenuta riguardo al lavoro da Pd, Avs e M5S sono contraddetti dalle grandi perdite subite sulla cittadinanza. In ogni caso, né gli uni né le altre derivano da flussi di voto che sembrano destinati a replicarsi. L’impressione che si ricava su questo piano dai dati da noi esaminati continua ad essere quella di una sostanziale stabilità degli allineamenti elettorali registrati in occasione delle politiche 2022 e delle europee 2024.”

La contabilità politica fa tirare un respiro di sollievo a tutti i partiti in campo, specie a quelli che avevano sollecitato un comportamento passivo dei cittadini; ma tutto sommato, anche ai partiti che si sono spesi per una partecipazione al voto e alla scelta tra il SI e il NO. In questi ed in particolare nel PD, ci si è arrampicati sui vetri per trovare ragioni di compiacimento. Ma ciò che più interessa riguarda la dialettica che si aprirà, dato che chi sostiene che c’è stata una esposizione movimentistica al di sopra delle righe, dovrà fare di tutto perché il “campo” si allarghi significativamente verso il resto delle forze di opposizione. In ogni caso, tutto il PD dovrà porsi il problema della gran massa dei non votanti, perché in essa ci sono tante persone da recuperare. Comunque, nel complesso, ci sono molte ed importanti questioni che affollano l’agenda politico-parlamentare da fare da anestetico alle polemiche post referendarie.

La contabilità sindacale è più complessa. Ma qualche considerazione si può fare. Di certo, con questo risultato si chiude una lunga fase di forte esposizione del sindacalismo italiano sul terreno della produzione legislativa. Ad esclusione della UIL, che non si è avventurata nel territorio proprio dei partiti, CGIL e CISL si sono impegnate a sostenere per molti mesi le loro proposte (la prima referendaria, la seconda di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione economica), dimostrando una notevole capacità di mobilitazione dei propri iscritti e accentuando la natura identitaria delle iniziative.

C’è da ritenere che, viste le conclusioni a cui si è giunti sui due fronti, il capitolo della incursione legislativa – soprattutto in solitario, sindacalmente parlando – si è esaurito. In maniera, a dir poco deludente, per la CGIL, nonostante che il suo leader la consideri soltanto una tappa di “una sfida che continua”, come se non fosse stato prevedibile sin dall’inizio che non si trattava di una passeggiata ma di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Se fosse la riproposizione dello stesso atteggiamento che ha portato alla sconfitta, ricordo a Landini che Lama, subito dopo il referendum del 1985, tese la mano a CISL e UIL per una ripresa di collaborazione, che avvenne con prudenza, per la saggia condivisione di Marini e Benvenuto.

È andata in maniera più soddisfacente per la CISL, dato che una legge per la partecipazione economica ora c’è. Essa è considerata anche da Daniela Fumarola, segretaria generale di questa organizzazione, una “soft low”, evidentemente nella consapevolezza che pezzi significativi della proposta iniziale erano rimasti fuori da Montecitorio prima e da Palazzo Madama, poi. Ma anche su questo fronte, l’attuazione nelle aziende di quella legge non potrà essere che il risultato di una gestione unitaria, pena la sua messa su un binario morto.

Le questioni del lavoro si dimostrano, ancora una volta, che non sono materie che la legge può definire in modo decente, senza una benché minima compartecipazione di tutte le parti sociali più importanti. Se divengono terreno di sfida o di identità fra quest’ultime, si sa da che cosa si parte, ma non dove si arriva. E spesso, si va verso un dove che non vorrebbe chi ne è promotore.

Si apre, dunque, una fase di incerta previsione circa il ruolo confederale. Mentre le strutture categoriali stanno assolvendo al proprio mandato di soggetto contrattuale, cercando di ottenere anche buoni risultati salariali e normativi in maniera unitaria, salvo qualche eccezione, le confederazioni devono rendere chiaro su quali strade vogliono collocarsi. Sono fondamentalmente due.

Giocare di rimessa rispetto alle grandi questioni della transizione postindustriale, attendendo che altri soggetti si prendano l’onere di dire da che parte andare. Oppure, come in altri momenti della storia sindacale italiana è avvenuto, proporre un disegno di medio e lungo periodo di cambiamento eco-tecnologico, pur mantenendo una centralità manifatturiera nel sistema produttivo e occupazionale italiano. Ciò è possibile, implementando le indicazioni di Draghi e Letta con obiettivi e misure di ordine sociale. E così rendere stringente e coerente il confronto con le istituzioni e le controparti.

Questa seconda ipotesi ha più possibilità di successo se è costruita unitariamente, con un forte coinvolgimento della base sindacale e una collaborazione ben orchestrata con il mondo della ricerca e dell’università. Dare una prospettiva strategica all’iniziativa categoriale è condizione essenziale anche per meglio favorire sbocchi contrattuali positivi a quei settori che sono ancora in lotta per acquisirli. Invece, la prima ipotesi si può gestire anche non unitariamente. Essa è già stata largamente sperimentata in questi ultimi anni e si conoscono tanto i percorsi, quanto i risultati che si sono ottenuti, quali tassi di soddisfazione sono stati espressi dalle singole organizzazioni, ma soprattutto dai lavoratori se e quando sono stati coinvolti.

In definitiva, l’auspicio è che nessuno resti inchiodato a quanto è successo. Nessuno faccia finta di niente. Tutti si orientino a cercare prospettive nuove, che passino per un rilancio non minimalista del confronto. Diceva Delors, padre del dialogo sociale europeo, guardando alla sua crisi nel secondo decennio di questo secolo, che esso “era come una messa eseguita senza fede”. Anche guardando all’Italia, bisogna dare un’anima forte alla pratica del confronto, anche per un altro motivo. C’è l’urgenza di rimontare il dilagare dell’individualismo e della indifferenza. Questi sono cresciuti in contemporanea con l’arretramento culturale e operativo dei corpi intermedi nei confronti di settori più aggressivi e divisivi. Dalla società civile, tuttora ricca di esperienze e aggregazioni, c’è stato un ripiegamento sul “fare” anche bene e in modo utile, ma senza sbocco strategico. La politica senza visione se ne è avvantaggiata, ma con risultati disgreganti. Un’inversione della tendenza deve vedere un ruolo propositivo del sindacalismo confederale e non solamente movimentistico, essendo tra i vari corpi intermedi l’espressione più rilevante. È augurabile che ciò avvenga e si imponga all’attenzione di tutta la società.

Raffaele Morese

Raffaele Morese

Raffaele Morese

In evidenza

INCONTRO A PALAZZO CHIGI SU LEGGE DI BILANCIO

Manovra, iniziato a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e sindacati

10 Ottobre 2025
Iveco, accolta la richiesta dei sindacati per una tantum sul premio annuo, erogazione minima di 1.000 euro

Iveco, tavolo al Mimit sulla cessione del comparto Defence a Leonardo. Incontro con Tata Motors per la divisione civile il 28 ottobre

10 Ottobre 2025
Premio Nobel per la pace alla venezuelana Maria Corina Machado

Premio Nobel per la pace alla venezuelana Maria Corina Machado

10 Ottobre 2025
Istat, nel III trim tasso disoccupazione stabile all’11,2%, aumentano precari

Industria, Istat: ad agosto produzione in calo, -2,4% mese e -2,7% anno

10 Ottobre 2025
Gaza, il governo di Israele ha approvato l’accordo per il rilascio degli ostaggi. Scatta il cessate il fuoco sulla striscia, ma l’Idf continua a bombardare

Gaza, il governo di Israele ha approvato l’accordo per il rilascio degli ostaggi. Scatta il cessate il fuoco sulla striscia, ma l’Idf continua a bombardare

10 Ottobre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi