La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’Italia, stimando ora un limitato più 0,4% del Pil quest’anno cui dovrebbe seguire un più 0,8% sia nel 2026, sia nel 2027. I dati sono contenuti nell’ultimo aggiornamento, le “previsioni autunnali”, pubblicato dall’organismo comunitario, che nelle stime precedenti, risalenti al 19 maggio, indicava per l’Italia una crescita dello 0,7% quest’anno e dello 0,9% il prossimo.
Complessivamente la Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni sui conti pubblici dell’Italia e ora si attende a sua volta che il deficit di bilancio torni alla soglia limite del 3% del Pil – quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita – già da quest’anno. Questo consentirebbe all’Italia di uscire con un anno di anticipo, nel 2026, dalla procedura europea per deficit eccessivo. Guardando alle cifre, ora l’esecutivo comunitario si attende che il disavanzo si attesti appunto al 3% del Pil nel 2025 e poi che cali ulteriormente, al 2,8% nel 2026 e al 2,6% del 2027. Nelle stime precedenti, risalenti a maggio, prevedeva un deficit di bilancio al 3,3% del Pil quest’anno e al 2,9% il prossimo.
Per il debito pubblico ora l’Ue prevede che salga al 136,4% del Pil quest’anno, dal 134,9% del 2024, e poi al 137,9% nel 2026, per poi limarsi al 137,2% nel 2027. Lo scorso maggio prevedeva un rapporto debito/Pil 2025 al 136,7% e sul 2026 al 138,2%.
Secondo la Ue, “dopo una linea di bilancio restrittiva nel 2024-2025, lci si attende che la politica economica diventi ampiamente neutrale nel 2026 grazie al supporto supplementare dei sussidi del Fondo di resilienza”, quello legato al Pnrr. Nel capitolo sull’Italia contenuta nel rapporto, Bruxelles aggiunge che per il 2027 è atteso il ritorno di una linea di bilancio restrittiva anche a seguito del venir meno dei fondi del Pnrr.
Il debito-Pil, poi, continuerà a crescere fino al 2027 anche a causa degli effetti del superbonus sull’edilizia. “Il rapporto debito/Pil è atteso a raggiungere il 337,2% per la fine del 2027.
Gli attesi surplus primari di bilancio – secondo la Ue – restano insufficienti a abbassare la traiettoria del debito, a causa dell’aumento dei differenziali per le spese sugli interessi, così come per gli aggiustamenti di flussi dovuti ai bonus sull’edilizia”.
Quanto all’inflazione media, la Commissione europea prevede che in Italia risalga all’1,7%, dal più 1,1% del 2024 ma che poi torni a indebolirsi all’1,3% nel 2026 e infine che risalga al 2% nel 2027. Lo scorso maggio era prevista un’inflazione 2025 all’1,8% e un 1,5% nel 2026.
Miglioramenti dell’Italia previsti anche sul mercato del lavoro, con una dinamica che andrà però rallentando sui prossimi due anni. Per l’occupazione, infatti, Bruxelles si attende una crescita dell’1% quest’anno, cui dovrebbe seguire un più 0,5% il prossimo 3 un più 0,4% nel 2027. In termini di tasso di disoccupazione, secondo la commissione Ue quest’anno in Italia calerà al 6,2%, dal 6,5% del 2024, e poi si limerà ulteriormente al 6,1% nel 2026 al 6% nel 2027. Si tratta di livelli più elevati, però, del 5,9% indicato nelle stime dello scorso maggio.
Da notare che se i dati si evolveranno come da attese, per la prima volta da molti anni nel 2027, il tasso di disoccupazione italiano si ritroverebbe a un valore inferiore a quello della media dell’area euro, stimato al 6,1%.
Quanto all’eurozona, la Commissione europea ha rivisto al rialzo la previsione di crescita economica dell’area euro di quest’anno al più 1,3%, mentre ha tagliato quella sul 2026 al più 1,2%. Per il 2027 nelle sue stime autunnali indica un più 1,4% del Pil. Lo scorso maggio Bruxelles pronosticava una crescita dell’area euro dello 0,9% quest’anno e dell’1,4% il prossimo.
Ritocchi analoghi hanno riguardato l’intera Unione europea, per cui quest’anno ora si prevede 1un più 1,4%, cui dovrebbe seguire un ritmo di espansione del Pil analogo nel 2026 e un più 1,5% nel 2027. La scorsa primavera prevedeva era atteso un più 1,1% del Pil quest’anno e un più 1,5% nel prossimo.
La Commissione europea ha confermato la previsione di un’inflazione media al 2,1% quest’anno nell’area euro, mentre ha leggermente alzato quella sul 2026 all’1,9%. Per il 2027 prevede un 2%. I dati sono molto vicini all’obiettivo ufficiale della Bce, che punta ad avere un caro vita sul medio termine al 2% simmetrico.
Lo scorso maggio, la Commissione prevedeva che l’inflazione del prossimo anno si sarebbe ridotta all’1,7% nell’area euro.

























