Per la prima volta nella storia un Btp viene assegnato in asta con rendimenti negativi. Si tratta del titolo a tre anni assegnato oggi dal Tesoro per un ammontare di 2 miliardi di euro. Il rendimento lordo è stato pari a -0,05%.
I tassi negativi sui titoli a medio e lungo termine sono ormai una consolidata realtà nell’area euro. In Germania i rendimenti negativi sul mercato secondario riguardano le scadenze fino a otto anni, in Olanda sette anni mentre si fermano a sei anni Francia, Austria, Belgio e Finlandia.
Per l’Italia i tassi negativi sono una scoperta recente e solo sui titoli a breve termine, i Bot a sei e 12 mesi e i Ctz zero coupon. Oggi è stato abbattuto un altro muro. Per la prima volta un Buono poliennale del Tesoro è stato assegnato con rendimento negativo. All’asta precedente il rendimento lordo era allo 0,15% mentre un anno fa viaggiava ancora intorno al mezzo punto percentuale.
I triennali poi sono particolarmente appetiti dagli investitori, dal momento che rappresentano la scadenza più corta che può essere acquistata dalla Bce nell’ambito del Quantitative easing.
Sulle scadenze a breve e medio termine l’Italia risulta con un profilo migliore rispetto alla Spagna, mentre sul lungo termine lo spread tra i rispettivi bond governativi è molto vicino. Sui Bonos a tre anni la Spagna presenta ancora rendimenti poasitivi superiori allo 0,20%.
Le aste odierne hanno scontato gli effetti delle misure annunciate ieri dalla Bce. Oltre al triennale la discesa dei rendimenti ha riguardato anche le scadenze più lunghe. Sul Btp a sette anni il rendimento è sceso di 26 punti base allo 0,79%.
Solo nell’ultima asta del 2015 il rendimento lordo era sceso sotto l’1%, allo 0,98%. Fino all’estate scorsa invece si muoveva sopra l’1,50%.
Effetto Draghi anche sulla scadenza a 15 anni che per la prima volta vede scendere il tasso di interesse lordo sotto il 2%, precisamente all’1,84%, 19 punti in meno rispetto alla prima asta dell’anno. Ancora in autunno il settennale veniva assegnato in asta a rendimenti superiori al 2,60%.
Ora attesa per i prossimi collocamenti. In particolare il Btp a 5 anni che a febbraio ha visto scendere il rendimento allo 0,44% e potrebbe avvicinarsi al tasso zero. Poi il decennale che all’ultima asta è stato collocato all’1,50% ma da ieri sul secondario mostra un rendimento in area 1,30%.