Il ministro delle finanze tedesco Hans Eichel (Spd) ha annunciato per novembre una manovra finanziaria aggiuntiva a causa della riduzione delle entrate.
Parlando al Bundestag (Camera bassa del parlamento) Eichel ha precisato che la finanziaria bis verrà messa in cantiere dopo la stima delle entrate fiscali prevista per la metà del mese prossimo. Solo allora, ha detto il ministro, si potrà avere un quadro chiaro sul minor gettito fiscale soprattutto nel mese di settembre.
Eichel ha al tempo stesso confermato che la Germania non riuscirà quest’anno a rispettare il limite massimo del 3% nel rapporto deficit/pil imposto dal patto di stabilità.
Tuttavia, ha aggiunto, nonostante la precaria situazione finanziaria il governo intende raggiungere l’equilibrio di bilancio nel 2006, come concordato con la commissione Ue.
Riferendosi quindi al basso tasso di crescita che fa registrare la Germania, Eichel ha fatto notare come in fondo la situazione congiunturale non sia così cattiva come la descrive l’opposizione. Nello scorso anno, ha osservato, il paese con un tasso di crescita dello 0,6% si è posizionato davanti agli Usa con lo 0,3% e al Giappone che ha fatto registrare una crescita negativa. A suo avviso, in Europa Italia e Olanda sarebbero dietro la Germania.
Nel suo intervento il ministro delle finanze ha poi sottolineato come negli ultimi quattro anni la partecipazione dello stato nell’economia del paese si sia notevolmente ridotta raggiungendo un ‘livello storico’ verso il basso.
Da parte sua il nuovo ‘superministr’ dell’economia e lavoro Wolfgang Clement (Spd) – nel suo primo intervento oggi in parlamento – ha detto di prevedere che la crescita in Germania sarà il prossimo anno fra l’1,4% e l’1,7%. La stima ufficiale del governo è stata finora di un incremento del pil nel 2003 del 2,5%.
Clement – che ha il difficile compito della lotta alla disoccupazione, autentica spina nel fianco per Gerhard Schroeder e il suo governo rossoverde – ha lanciato da parte sua un appello per quella che ha definito una ‘Alleanza per il rinnovamento’ in tutti i settori della società. È necessario contrastare il pessimismo diffuso a tutti i livelli, ha detto.
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