E’ stato un anno difficile, il 2010. La crisi economica, dopo aver sconvolto gli equilibri mondiali, ha attaccato duramente l’occupazione. Le relazioni industriali hanno reagito positivamente a questa serie di complessità, dal momento che tutti i contratti di lavoro sono stati rinnovati senza problemi e con la firma della Cgil, fatto salvo quello dei metalmeccanici. Ma lo stress è stato ugualmente fortissimo, come è emerso con chiarezza nel corso della lunga e non ancora risolta vertenza per la Fiat, prima a Pomigliano d’Arco, poi a Mirafiori. Tanto forte è stata questa crisi da mettere in dubbio gli equilibri delle relazioni industriali pure sedimentati in interi decenni. I rapporti tra le confederazioni sindacali è intanto molto peggiorato, raggiungendo la base dei lavoratori, cosa che in passato non era mai avvenuto. Ma anche la rappresentanza imprenditoriale è stata percorsa da fremiti e problemi. La sensazione molto forte è che l’intero sistema delle relazioni industriali sia alla vigilia di un cambiamento molto forte, gli scricchiolii si avvertono sensibilmente, le crepe si fanno vistose, anche se non è chiaro cosa potrebbe accadere, quali potrebbero essere i nuovi equilibri.
Un anno difficile, il 2010, anche per la politica, perché anche qui gli equilibri generali non sono mai apparsi più precari, soprattutto all’interno della maggioranza, ma anche a sinistra nel campo della minoranza parlamentare, anch’essa afflitta da problemi di difficile soluzione.
Un anno cerniera, quindi, che vale la pena di raccontare e commentare per cercare di capire cosa sta avvenendo, cosa è possibile che accada.
L’Annuario del lavoro 2008, proprio a causa di questa situazione, è quindi uno strumento indispensabile di analisi, utile per orientarsi tra le diverse, spesso opposte indicazioni che lo scorrere degli avvenimenti propone. Oltre quaranta tra docenti universitari, economisti, giuslavoristi, sociologi, giornalisti hanno scandagliato l’incedere dei fatti, li hanno raccontati e interpretati per individuare un filo unico che tenesse questa trama complessa.
L’Annuario, espressione del quotidiano ondine Il diario del lavoro, è giunto quest’anno alla sua terza edizione e si propone come strumento di lavoro per chi segue dal di fuori gli avvenimenti del mondo del lavoro, ma soprattutto per gli attori delle relazioni industriali, che quando sono chiamati a prendere le loro decisioni, piccole o grandi che siano, hanno bisogno soprattutto di conoscere quanto più possibile il contesto nel quale si muovono per poter valutare le conseguenze delle loro scelte.
L’approccio seguito in questo lavoro è stato ancora una volta multidisciplinare, sono state messe accanto e a volte mischiate le relazioni industriali, la politica, la politica economica, la finanza, partendo dal presupposto che tutto si tiene, ciascun campo influenza gli altri, per cui solo una visione pluricentrica riesce a fornire quel bandolo che può aiutare a uscire dal labirinto nel quale ci troviamo sempre più spesso sperduti.
Massimo Mascini