Nuova limatura del tasso di posti di lavoro vacanti nell`area euro, al 2,9% in media nel terzo trimestre a fronte del 3% che si era registrato nei tre mesi precedenti. Lo riporta Eurostat, secondo cui questa voce si era attestata al 3,1% tra il terzo trimestre del 2022 e il primo trimestre di quest’anno.
Si tratta di un indicatore che oltre a fornire una fotografia sulle opportunità nel mercato del lavoro, indirettamente ha anche delle implicazioni per le prospettive di inflazione, dato che più elevata è questa voce maggiore può essere la tendenza ad avere spinte rialziste sulle dinamiche salariali e, quindi, in prospettiva anche sui prezzi al consumo.
Per l`intera Unione europea il tasso di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre si è limato al 2,6%, dal 2,7% del trimestre precedente e il 2,9% dello stesso periodo di un anno prima.
In Italia che, precisa Eurostat, come Francia e Danimarca fornisce dati non strettamente paragonabili, perché non c`è copertura di Pubblica amministrazione, educazione, sistema sanitario e istituzioni pubbliche in generale, il tasso di posti vacanti è calato più nettamente al 2,1% nel terzo trimestre, dal 2,4% del trimestre precedente. Ma in questo caso si tratta di un valore analogo a quello dello stesso periodo del 2022, mentre nel primo trimestre di quest`anno questa voce aveva segnato un picco del 2,6%.
tn