“La ex Gkn è una fabbrica in lotta, per essere riaperta, ad oggi, c’è un solo piano industriale presente: quello faticosamente elaborato da un gruppo di ex dipendenti durante questi anni nel presidio. Si lasci perdere il tentativo di repressione della lotta e si dia invece finalmente risposta alla proposta nata dalla vertenza di questi anni”.
Così l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea Generale del Comitato Centrale della Fiom- Cgil riunita oggi a Roma, dopo aver appreso la notizia dell’ordine di sgombero, emesso dal Tribunale di Firenze, per la fabbrica di Campi Bisenzio: una delle vertenze più lunghe della storia recente, iniziata il 9 luglio di quattro anni fa, si avvia cosi alla fine. Un fatto ‘’grave’’, afferma l’odg della Fiom, reso ‘’ancora più grave se si considera che, mentre si decide di agire «a tutela» dell’immobile, a oggi, i lavoratori non hanno alcuna garanzia sulle loro spettanze, dovute da mesi se non anni”. L’assemblea nazionale della Fiom, dunque, “esprime totale solidarietà alla lotta della ex GKN e respinge ogni tentativo di repressione del presidio. Siamo pronti a difendere il presidio e sostenere i lavoratori con la forza e la determinazione che sarà necessaria.”
L’ordine di sgombero è stato emesso martedi dal Tribunale di Firenze accogliendo le richieste dei due commissari giudiziali, e dispone di ‘’liberare il sito’’, intimando a chi occupa l’area di consegnarla ai commissari stessi, a loro volta nominati custodi. Ai quali, si apprende dai giornali locali, sarebbe stato dato anche il via libera per avvalersi della forza pubblica.



























