“In data 1° agosto – spiegano in una nota congiunta i sindacati metalmeccanici – FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL hanno assunto, in sede istituzionale a Palazzo
Chigi – sede del Governo italiano – alla presenza delle più alte cariche ministeriali, una posizione chiara e precisa in merito al piano di rilancio dell’ex Ilva. Da mesi, è in corso il tentativo di definire
un Accordo di Programma, propedeutico al piano industriale e al bando, tra le istituzioni coinvolte: Comune, Provincia, Regione, MIMIT e Autorità Portuale.
Per le organizzazioni sindacali, il piano deve rispondere a tre obiettivi fondamentali: il risanamento
ambientale, la decarbonizzazione, le garanzie occupazionali.”
“Proposte che abbiamo precisato in estrema sintesi – proseguono i sindacati – nel comunicato stampa prima
dell’incontro a Palazzo Chigi. L’ipotesi di ridimensionamento del piano vedrà la ferma opposizione del sindacato e dei lavoratori, che sono pronti a mettere in campo iniziative di lotta. In attesa della definizione del bando da parte dei Commissari di ADI AS e ILVA AS, abbiamo
previsto, per il prossimo 29 agosto, un nuovo momento di informazione e sensibilizzazione, volto a coinvolgere tutti i gruppi parlamentari. Ad oggi, abbiamo già ricevuto le prime adesioni da parte dei seguenti gruppi: Italia Viva, Noi Moderati, AVS (Alleanza Verdi e Sinistra), Partito Democratico (PD).”
“Non comprendiamo, invece, – precsano le soglie sindacali – le strumentali e inutili polemiche politiche, dopo anni che sollecitiamo risposte concrete, volte a creare divisioni piuttosto che quel clima di massima
responsabilità necessario per trovare una soluzione positiva a questa vertenza industriale. FIM, FIOM e UILM sono quotidianamente impegnate in questa importante vertenza, a tutti i livelli territoriali, per la difesa dell’industria, dell’occupazione, dell’ambiente e della salute.