Nel corso del Cdm per l’approvazione del Dl Lavoro che si è tenuto ieri, Primo Maggio, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, è stato approvato il Dpcm con il quale il Governo esercita i poteri speciali in materia di asset strategici in relazione all’operazione di fusione tra Whirlpool Emea e Arçelik, volta alla creazione di un gruppo europeo degli elettrodomestici. Nel decreto si autorizza l’operazione ponendo specifiche prescrizioni a salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e quindi dei livelli occupazionali, quali effetti di eventuali sovrapposizioni tra gli stabilimenti del nuovo gruppo. L’operazione coinvolge quattro stabilimenti produttivi in Italia, in Lombardia, in Toscana e nelle Marche, con 4.638 dipendenti. L’operazione è attualmente sottoposta a un procedimento antitrust europeo. La deliberazione del Dpcm avviene a meno di una settimana dal salvataggio dello stabilimento ex Whirlpool di Napoli, che sarà affidato alla Tea Tek Group Spa salvaguardando oltre 300 posti di lavoro. Sulla vertenza il Mimit ha convocato le parti coinvolte per il prossimo 16 maggio, su indicazione del ministro Urso.
I segretario nazionale della Fim-Cisl, Massimiliano Nobis, commenta:”Avere garanzia sul mantenimento occupazionale, industriale e capire quali siano gli investimenti strategici per rafforzare il peso del gruppo nel mercato degli elettrodomestici, è una posizione che unitariamente Fim, Fiom e Uilm chiedono fin dall’annuncio dell’operazione fatta da Whirlpool lo scorso autunno. Attendiamo a questo punto a breve una convocazione dal ministro Urso per capire nei fatti come attivare questa importante presa di posizione del Governo”.
Dello stesso avviso Barbara Tibaldi, segretario nazionale della Fiom-Cgil: “I lavoratori hanno il diritto di conoscere le decisioni prese dal Governo e le ricadute dal punto di vista industriale e occupazionale negli stabilimenti del gruppo di elettrodomestici in Italia. Sono mesi che chiediamo, insieme a Fim e Uilm, di avere risposte concrete e garanzie sul mantenimento occupazionale e sul futuro industriale di tutto il gruppo”.
e.m.