Si è svolta oggi la riunione del coordinamento nazionale Fiom-Cgil del Gruppo Leonardo che ha avviato una prima analisi di merito, sia rispetto ai risultati ottenuti che alle prospettive industriali e occupazionali, sul bilancio consuntivo e sul piano industriale 2017-2021. Leonardo secondo lo studio può contare su circa 20 miliardi di ordini e in questi anni il debito sta calando dal 4% a circa il 2,8%.
Tra i vantaggi dei risultati ottenuti, lo studio individua anche la distribuzione da parte del consiglio di amministrazione dei dividendi agli azionisti. Nel nuovo piano industriale secondo la Fiom sono centrali gli investimenti anche attraverso il sostegno del Governo.
Per il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, intervenuto nel dibattito, “è importante che si consideri conclusa la fase di riorganizzazione, di risanamento e ‘moralizzazione’ di Finmeccanica e si passi invece alla fase della ripresa degli investimenti, delle necessarie scelte strategiche di politiche industriali, di alleanze e di rafforzamento delle attività di produzione civile.”
“In questo contesto – aggiunge – è decisivo il ruolo del governo. Non a caso come sindacati dei metalmeccanici abbiamo unitariamente avanzato nei giorni scorsi la richiesta di un confronto con la Presidenza del Consiglio.”
“Del resto – conclude Landini – è strategico per il sistema industriale del nostro paese il ruolo e le scelte che vengono compiute da due importanti imprese a controllo pubblico quali sono Finmeccanica e Fincantieri.”