La Fiom si aggiudica la nona causa contro l’accordo sul contratto nazionale del 2009 e il giudice stabilisce questa volta, nel dispositivo finale, che l’aumento salariale va pagato nella sua interezza, altrimenti si configurerebbe attività antisindacale.
L’azienda in questione è la Tyco, multinazionale di componentistica di Collegno con circa 500 dipendenti. Il giudice è Vincenzo Ciocchetti del Tribunale di Torino.
“Mi sembra evidente – commenta Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom – che in Federmeccanica sono in campo apprendisti stregoni che poco conoscono le leggi e la costituzione del Paese e rischiano di fare danno ai loro associati”. “Il contratto del 2009 – prosegue – è stato una forzatura alle norme, è inutile proseguire con logiche di rappresaglia”
Le altre cause vinte dalla Fiom riguardano a Torino la Bulloneria Barge di Borgaro, con 86 dipendenti e, a Modena, Emmegi, Maserati, Rossi, Glem Gas, Ferrari, Case New Holland e Titan. (LF)
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