In queste ore i lavoratori del Santa Lucia stanno scioperando e manifestando davanti l’ospedale contro i licenziamenti, contro la chiusura del Santa Lucia, contro gli stipendi a singhiozzo, contro il sottorganico e un carico di lavoro eccessivo.
In questo ultimo mese la Fondazione, “in un crescendo di iniziative contro i lavoratori”, denuncia la Fp Cgil, ha prima comunicato di “essere impossibilitata” a pagare lo stipendio, poi ha annunciato 200 licenziamenti in una riunione in Prefettura e “per finire la ipotesi scellerata di chiudere l`ospedale con il licenziamento di tutti i dipendenti e la perdita di un`eccellenza per la città di Roma e per tutta la Regione”. “Da subito ci siamo mobilitati per la difesa dei nostri diritti e di quelli dei malati. Per questa nostra attività di informazione e di organizzazione la Fondazione ha sequestrato l`account della rappresentanza interna Cgil, rea di aver proclamato lo sciopero votato all`unanimità in due assemblee e aver informato i lavoratori, nel tentativo di ridurci al silenzio e farci stare zitti”.
“Nonostante questo clima autoritario con chi non è accondiscendente – aggiunge il sindacato – con la Fondazione siamo riusciti a far emergere la verità di una crisi profonda e anche i medici, in una loro assemblea del 5 aprile, hanno deciso la solidarietà allo sciopero del personale e proclamato un proprio sciopero per il 27 aprile. I lavoratori, la loro professionalità, le loro competenze, sono l`eccellenza di cui si vanta la Fondazione. Il nostro lavoro – ha concluso la Fp Cgil – non può essere messo in discussione per un contenzioso con la Regione Lazio. La nostra lotta è per il lavoro e per la garanzia della salute pubblica.”