Primo round ministeriale, oggi a Bruxelles, per realizzare un’importante opera di semplificazione della gestione dei fondi strutturali nell’Ue.
L’iniziativa, lanciata dal commissario europeo per la politica regionale Michel Barnier, punta a facilitare la messa in opera dei finanziamenti previsti dall’Europa in materia di politica di coesione economica e sociale, ossia 213 miliardi di euro per il periodo 2000-2006.
Al confronto era presente per l’Italia il viceministro per l’economia Gianfranco Miccichè, ma anche numerosi europarlamentari e rappresentanti del Comitato europeo delle regioni.
Il tema della semplificazione è il primo di quattro approcci su cui Barnier intende confrontarsi con i partner europei. Gli altri riguardano l’illustrazione delle misure esistenti, il coordinamento tra Commissione e stati membri ed infine, la flessibilità e la proporzionalità, ossia la possibilità di scegliere dove sarà possibile l’approccio meno vincolante.
Sulla semplificazione, in particolare, sono nove le piste esaminate oggi dai Quindici senza tuttavia giungere a delle conclusioni. Si tratta della possibilità di modificare i programmi, di coordinare più rigorosamente l’azione di controllo, di riorientare gli interventi senza rinegoziarli, di riunire al rapporto annuale sugli interventi anche quello sui controlli, di ridurre il ritmo della presentazione dei dati relativi ai vari indicatori. Ma anche di ridistribuire in modo trasparente e semplificato la riserva finanziaria, di limitare le riunioni a quelle necessarie mantenendo un alto livello di rappresentanza dei partecipanti, di precisare il ruolo della Commissione nel Comitato che segue l’attuazione dei fondi, ed infine di rendere più efficace la gestione finanziaria.
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