‘Per la Fiat credo ci siano i requisiti per la concessione di aiuti di Stato. Le regole dell’Ue impongono tuttavia che tali aiuti siano destinati a piani di ristrutturazione credibili, le cui responsabilità faranno capo anzitutto all’azienda e alla proprietà, ma anche al governo, alle istituzioni pubbliche, alle parti sociali e all’Unioen europea’: è quanto afferma il segretario generale della Ces, Emilio Gabaglio, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano della Cisl, Conquiste del Lavoro. ‘La crisi Fiat – aggiunge Gabaglio – riflette indubbiamente un problema di mercato, ma anche errori di orientamento del management, ed è vista all’estero con preoccupazione perchè Fiat significa settore auto e apparato industriale in Italia. Ecco perchè la Commissione europea ha immediatamente dato un segnale dicendosi pronta ad intervenire con urgenza nei limiti delle sue possibilità per sostenere un progetto destinato a difendere l’occupazione’. E facendo riferimento ai casi Renault e Volkswagen, Gabaglio ricorda che a Volvoorde ‘la riconversione è avvenuta e la proprietà ha tenuto fede ai suoi impegni’, così come i patti sono stati rispettati dalla Vw con la redistribuzione della produzione mediante modifica degli orari di lavoro.
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