“Oggi Confcooperative rappresenta numeri importanti in tutti i settori dell’economia del Paese e le cooperative nostre aderenti sono presenti in tutta Italia con oltre 3 milioni di soci, un fatturato aggregato di 64 miliardi e danno lavoro a oltre mezzo milione di persone”. E’ quanto ha affermato il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, nel suo intervento in occasione dell’Assemblea celebrativa dei 100 anni dalla costituzione di Confcooperative.
“Abbiamo dimostrato, con la semplicità dello stare insieme, che la cooperazione moltiplica le energie e divide le fatiche.
Quello che oggi dovrebbe fare anche l’Unione Europea, la più grande cooperativa del continente, di cui noi siamo soci convinti e difensori tenaci”, ha aggiunto.
Il credito cooperativo, ha proseguito Gardini, “è impegnato in una sfida difficile per difendere le caratteristiche di mutualità del proprio modello dalle richieste delle autorità bancarie europee che vorrebbero assimilarlo alle tradizionali imprese bancarie di tipo capitalistico. Su 4.233 sportelli in oltre duemila comuni italiani, le banche cooperative oggi rappresentano l’unica realtà bancaria in 602 piccoli comuni. I soci sono oltre 1 milione e duecentomila e la raccolta di risparmio è di 158 miliardi di euro pari al 7,8% del mercato con impieghi al 7,2%”.
“Un’Europa più forte e coesa avrebbe potuto difendere meglio i suoi cittadini dalla tempesta perfetta che ha colpito le economie mondiali, un decennio fa: quella crisi, di cui ancora oggi portiamo i segni, ha modellato una nuova società che esaspera le contraddizioni, amplia le differenze, rende i poveri più poveri e i ricchi più egoisti. C’è un fossato ideologico e propagandistico dentro il quale si sta perdendo il senso dell’essere umani prima che dell’essere comunità. È di nuovo tempo della ricerca di condizioni migliori, tempo di migrazioni”.
E per questo, ha proseguito il presidente Gardini, “è di nuovo tempo per le speranze e per la fiducia, quella che noi nutriamo sempre perché vicini a chi fa, a chi coopera, a chi vive oggi pensando al domani”.
“Come Alleanza delle Cooperative siamo anche impegnati a sconfiggere quella falsa cooperazione che ha sfruttato il lavoro, soprattutto delle fasce più deboli e ha screditato il movimento cooperativo”. È necessario che i disonesti che hanno inferto un colpo così grave alla credibilità della cooperazione, che rappresenta un bene comune, siano perseguiti e puniti”, ha aggiunto Gardini.
“Noi – ha proseguito – conosciamo la fatica dell’unire, la stiamo sperimentando in questo processo di Alleanza col quale vogliamo rendere ancora più forte la rappresentanza per il bene delle imprese cooperative e del Paese e non ci faremo spaventare dagli ostacoli ma ci rafforzeremo nel sogno comune”.
TN