Forte calo di iscritti per IG Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi lacerato da lotte interne acuite dalla cocente sconfitta nello sciopero per la settimana lavorativa di 35 ore nei Laender orientali.
Come ha reso noto lo stesso sindacato oggi a Francoforte, nei primi sei mesi di quest’anno il più grande sindacato dell’ industria in Germania – e uno dei maggiori in Europa – ha perso 46.912 iscritti: si tratta di un numero superiore al totale di membri che hanno lasciato il sindacato in tutto il 2002. Nell’intero scorso anno infatti avevano abbandonato IG Metall 43.320 iscritti.
A fine giugno, è stato precisato, gli iscritti a IG Metall erano complessivamente 2.584.636.
L’altro ieri si era conclusa con un nulla di fatto una seduta fiume del direttivo IG Metall convocata per discutere e trarre le conseguenze dall’insuccesso dello sciopero di giugno.
Contrapposte erano infatti rimaste le posizioni del presidente Klaus Zwickel e del suo vice Juergen Peters (designato alla successione dello steso Zwickel), che si accusano a vicenda del fallimento dello sciopero. Peters – che è additato dalla base come il principale responsabile della sconfitta con il padronato – non accetta l’invito a dimettersi, e conferma la sua candidatura alla presidenza di IG Metall nel congresso di ottobre.
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