Lo sciopero generale indetto dalla Cgil ha avuto, secondo gli organizzatori, circa un milione di partecipanti alle manifestazioni che si sono svolte nelle piazze di tutta Italia. ‘’Un grande successo, oltre le nostre previsioni, che dimostra come il nostro paese non sia rassegnato”, ha commentato Susanna Camusso, che oggi ha parlato in piazza Maggiore a Bologna davanti -informa la Cgil- a circa 100 mila persone. Per Camusso lo sciopero e’ stato un po’ il battesimo del fuoco, la sua prima apparizione pubblica come numero due della Cgil (assente Epifani, impegnato in Canada) in attesa di assumere, a dicembre, le stellette di segretario generale. Camusso ha criticato duramente la manovra del governo ed ha chiesto che la crisi ‘’la paghino i ricchi”. Al termine del comizio, Lady Cgil ha confessato di essere ‘’emozionata”. Protagonista della giornata e’ stata tuttavia la Fiom, che ha prolungato a otto ore l’astensione dal lavoro. «Senza diritti siamo solo schiavi»: questo lo striscione delle tute blu Cgil che ha aperto, in 13 diverse citta’, altrettanti cortei. Stando ai dati della Fiom, nella grande e media industria metalmeccanica le adesioni allo sciopero si collocano in media attorno al 70%, con punte che superano il 90 e raggiungono il 100%. Sono numerosi – si legge in una nota Fiom – gli stabilimenti in cui la produzione è stata sostanzialmente bloccata.
Gli altri dati sulla partecipazione alle manifestazioni, forniti dalla Cgil, parlano di 70 mila persone a Milano e Napoli, 40 mila a Roma, 25 mila a Palermo, 20 mila a L’Aquila, 10 mila in media a Bari, Trieste e Cagliari, 5 mila a La Spezia. A livello regionale, la Cgil ha portato in varie piazze del Veneto 80 mila persone, 10 mila in Calabria. Massiccia la partecipazione degli studenti. Molto alte su tutto il territorio nazionale le percentuali dell’astensione dal lavoro nei trasporti. A Fiumicino 80 voli cancellati, a Roma la Metro A e’ rimasta chiusa e non ha circolato il 50% dei bus. Anche a Napoli metropolitana ferma, cosi’ come la meta’ dei bus e le attivita’ portuali. Nel pomeriggio, i bus si sono fermati a Milano e in altre citta’. Tra i politici che hanno aderito e partecipato alle manifestazioni, Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. I dati dell’adesione allo sciopero sono stati contestati dal ministro Renato Brunetta, secondo il quale nel pubblico impiego l’astensione dal lavoro avrebbe riguardato il 4 per cento dei dipendenti. Proteste dalla Cisl, per alcuni atti di intolleranza e scritte ingiuriose verso i suoi dirigenti: la confederazione di Via Po ha chiesto formalmente alla Cgil di prendere le distanze dalle provocazioni.
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