“Per la prima volta viene riconosciuto da un tribunale italiano il rapporto di lavoro subordinato, a tempo pieno e indeterminato, di un rider”. Lo dice la Cgil di Palermo, che attraverso il Nidil, la categoria dei lavoratori atipici, ha sostenuto un ciclofattorino dell’azienda spagnola Glovo, Marco Tuttolomondo, 49 anni, che “di punto in bianco – spiega il sindacato – è stato ‘disconnesso’ dalla piattaforma per cui consegnava cibo e bevande a domicilio e licenziato.
Al rider il giudice ha riconosciuto un lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, con uno stipendio orario, quindi non più a cottimo, con inquadramento di sesto livello, applicando il contratto collettivo del Terziario, distribuzione e servizi.
TN