Dopo il “Semplifica-Italia”, il Consiglio dei Ministri vara un altro provvedimento di semplificazione che “crea le condizioni ordinamentali di contesto perché possa meglio esplicarsi l’attività economica delle imprese e perché possa essere un po’ più semplice in alcuni passaggi burocratici la vita dei cittadini”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il nuovo disegno di legge semplificazioni.
Dopo la riduzione di oneri amministrativi che gravano sulle imprese “del 31,3% con il ‘Semplifica-Italia’, questo ddl consente di incidere su misure valutate, solo per la parte lavoro, in 4,6 miliardi: questo non significa che si risparmieranno 4,6 miliardi, i risparmi li potremo quantificare al momento dei decreti attuativi”.
Scorrendo in sintesi i contenuti del ddl, il ministro ha elencato: “Ci sono interventi sulla sicurezza del lavoro, ovviamente non sostanziali, che riassumerei nella frase ‘Meno carte più sicurezza’. C’è una semplificazione dei moduli, concentreremo l’attenzione sulle misure particolarmente rilevanti e renderemo più facili ed efficaci e i controlli”.
Un altro capitolo riguarda edilizia e ambiente: “In questo settore la finalità è rendere certi i tempi per cittadini e imprese, con riguardo a permessi e autorizzazione paesaggistica.
Non si potrà fare a meno dell’autorizzazione, ma si costringerà l’amministrazione a rispondere in tempi certi e non con il ‘silenzio-rifiuto’ che c’è ora che consente alle ammministrazioni di non rispondere bloccando le attività di cittadini e imprese”.
Sul fronte ambiente, gli interventi riguardano i settori della bonifica, della messa in sicurezza, e l’autorizzazione integrata ambientale: “Vengono introdotte semplificazioni che permetteranno di sbloccare piccole e grandi opere che sono bloccate da anni”.
Infine, altri interventi minori: “Il cambio di residenza avverrà contestualmente alla dichairazione della tassa dei rifiuti. Oggi non sono contestuali e questo comporta problemi ai cittadini e un alto tasso di evasione”. Sulla privacy “si semplificano adempimenti informativi e non oneri sostanziali”, e infine un piccolo esempio concreto: “Oggi un albergo che abbia anche un ristorante ha bisogno di due distinte autorizzazioni, altrimenti si potrebbero sedere al ristorante solo i clienti dell’albergo.Ora ci sarà bisogno di una sola autorizzazione, semplificando la vita degli albergatori”. (LF)
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