Lo scorso 22 luglio, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal avevano dichiarato che le indicazioni operative (nota 2609 del 22 luglio 2016) sulla chiamata per competenze dei docenti pubblicate dal Miur corrispondevano ad una “totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole”. L’accordo “politico” che era stato siglato lo scorso 7 luglio era stato disatteso durante gli incontri successivi per questo motivo i sindacati della scuola “che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli atti amministrativi e delle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse ‘indicazioni operative’ del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti.”
La Flc Cgil ha pubblicato, oggi 27 luglio, la sintesi delle linee guida del Miur che consentono alle scuole di individuare i docenti con competenze professionali coerenti con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con il Piano di Miglioramento..
La “chiamata per competenze”, sostiene la Flc Cgil, è composta da due fasi. Nella prima fase, il dirigente scolastico indica da tre a sei criteri necessari per essere assunti nell’istituto scolastico per cui si compete, elencati nel’allegato A alla nota del Miur. L’elenco è esemplificativo e non esaustivo nella misura in cui il dirigente può anche prevedere ulteriori criteri di accesso oppure può anche non tenerne conto dato che la legge non è prescrittiva: le linee-guida “suggeriscono” senza essere impositive. Dopo aver individuato i criteri, il dirigente pubblicherà uno o più avvisi con il numero dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili, esaminerà i curriculum e individuerà il docente entro la fine di agosto.
Nella seconda fase, i docenti rimasti senza accoglimento, sono conferiti dall’Usr territoriale gli incarichi sulle sedi disponibili. Al termine di entrambe le fasi i docenti assegnati alle scuole sottoscrivono l’incarico triennale.