“Da quanto si legge sulla stampa appare chiaro che la delibera su Ama sia stata confezionata per aprire la strada alla privatizzazione anziché per il rilancio dell’ azienda. In quest’ottica i semestri servirebbero a preparare gli atti per cedere una parte delle quote ai privati e non tanto a valutare l’andamento dell’azienda, il suo efficientamento, il miglioramento della raccolta dei rifiuti”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, il responsabile della Cisl di Roma Mario Bertone e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica.
“E’ un modo di procedere che non comprendiamo – continuano i tre segretari –, ne’ condividiamo: non possiamo assistere a un processo di deresponsabilizzazione da parte di chi è stato eletto dai cittadini per governare e essere giudicato del suo operato a fine mandato. Se si sceglie di procedere con il referendum Ama allora si consultino i cittadini per ogni atto compiuto dall’amministrazione. Anche se questo significherebbe continuare a indebolire il ruolo delle istituzioni e di tutti I corpi intermedi”.