Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1906, e di cui domenica 29 settembre è stato festeggiato a Roma il 107° anniversario, la Cgil è stata un sindacato principalmente operaio, e volto comunque a organizzare i lavoratori dipendenti, occupati o disoccupati che fossero. In anni più recenti la Confederazione di corso d’Italia si è posta il problema di uscire dai confini di una tradizione consolidata, allargando la propria capacità di rappresentanza. Ciò é stato fatto prima tentando di estenderla ai lavoratori a vario titolo precari, con la fondazione di Nidil, e ora anche con un inedito interesse per il lavoro professionale.
Ne è prova l’iniziativa che si svolgerà a Roma dal 3 al 4 ottobre e che si intitola, appunto, “Diritti e rappresentanza nel lavoro professionale”. La prima giornata, a partire dalle ore 15:30, avrà luogo presso l’Università Guglielmo Marconi (via Vittorio Colonna, 11). Un’assemblea aperta al pubblico, in cui avranno la parola lavoratori, associazioni e strutture sindacali, sarà conclusa, a partire dalle 18:30, da Susanna Camusso, segretario generale della stessa Cgil.
Venerdì 4 la Consulta del Lavoro professionale si riunirà preso la sede centrale della Cgil (corso d’Italia, 25) a partire dalle ore 9:30, dando vita a 4 workshop tematici: “Legislazione e accesso alle professioni”, “Welfare”, “Reddito e diritti” e “Contrattazione inclusiva”, guidati, rispettivamente da Rossana Dettori (Fp-Cgil), Vera Lamonica (Segreteria Cgil), Franco Martini (Filcams-Cgil) e Massimo Cestaro (Slc-Cgil). Nel pomeriggio, oltre ai rapporti dai 4 seminari, il dibattito sarà animato da alcuni interventi programmati tra cui quelli affidati a Sergio Bologna, Aldo Bonomi, Giuseppe Casadio, Emiliano mandrone, Claudio Treves, Ilaria Lani, Paolo Terranova, Gaetano Stella, Angelo Deiana e Emiliana Alessandrucci. Intorno alle 16:30 le conclusioni saranno tenute da Elena Lattuada, della Segreteria confederale Cgil.