Lo sciopero diventa virtuale. Dopo i gesuiti, anche il sindacato metalmeccanico italiano decide di sbarcare su Second Life, il sistema di realtà virtuale che coinvolge decine di milioni di persone che preferiscono evadere scegliendo un altro mondo. Lo fanno evidentemente perché lo ritengono migliore, perché non trovano in questo mondo parallelo quello che non gli piace di quest’altro, in cui concretamente vivono.
Beh, è finita. Dopo la chiesa cattolica anche il sindacato, e quello metalmeccanico in particolare, prende atto che il mondo sta cambiando e si adegua. Il 27 settembre, organizzata da Fiom, Fim e Uilm, avrà luogo una manifestazione sindacale su Second Life contro la Ibm, rea di aver rotto le trattative per il rinnovo del premio aziendale. E’ lo sciopero virtuale, che accompagnerà proteste più usuali, come i presidi presso tutte le sedi italiane dell’Ibm, ma che certamente resterà come il fatto clamoroso della protesta.
Migliaia, o centinaia, è lo stesso, di manifestanti si riuniranno in una piazza di Second Life con cartelli e grideranno i loro slogan per scandire la protesta. Chi si aspettava in questo mondo parallelo un Eden di pace e tranquillità dovrà cercarselo altrove, almeno in quella giornata. Lì sfileranno i metalmeccanici, o pupazzetti di metalmeccanici, ma non importa, la protesta non deve necessariamente avere le stesse sembianze sempre e ovunque.
Questo del resto non è solo un modo singolare per protestare, perché la Ibm utilizza questa realtà virtuale per i propri affari, riceve i clienti nelle due isole che vi ha comprato e avrà quindi un danno economico reale anche da questa azione pure solo virtuale.
Una nuova strada per protestare, in sostituzione dello sciopero che ormai sembra avere effetti concreti solo quando porta al blocco di stazioni, autostrade e quindi agisce contro i cittadini, non più contro il nemico tradizionale, il padrone? E’ presto per dirlo. Certo è qualcosa di molto nuovo e un sasso nell’immobile stagno del sindacalismo italiano non è una cosa sbagliata.
Massimo Mascini

























