Intorno alle ore 9 di oggi un operaio di 48 anni dipendente della ditta appaltatrice Pitrelli è morto per un incidente avvenuto nel reparto agglomerato dell’Ilva a Taranto. Secondo le prime ricostruzioni è improvvisamentre caduto un carico da un gancio che ha schiacciato l’operaio, morto sul colpo.
Nello stabilimento dell’Ilva di Taranto “sono state fatte sottovalutazioni” perché da due o tre anni si verificano incidenti anche mortali. Quindi è “inaccettabile” l’incidente avvenuto questa mattina nel reparto agglomerato che ha provocato la morte di un operaio di 48 anni. Lo ha denunciato il segretario generale Fim, Marco Bentivogli, a margine della Conferenza nazionale organizzativa programmatica a Riccione.
“E’ ormai due anni che parliamo di incidenti gravi, alcuni anche mortali – ha spiegato Bentivogli -. Bisogna recuperare una gestione industriale più attenta ed efficace che parta dalla prevenzione e dalla manutenzione della sicurezza”. Dopo un periodo in cui non si verificavano sinistri a Taranto “è da due o tre anni che Ilva troppo frequentemente è sede di incidenti”. “E’ inaccettabile – ha aggiunto – qualsiasi dinamica verrà accertata. E’ evidente che sono state fatte sottovalutazioni” che ora vanno “recuperate”.
“Quello di Taranto – ha proseguito Bentivogli – è un impianto grande e importante che necessita di definire procedure di sicurezza”.
La morte di un operaio di 48 anni, schiacciato da un carico caduto da un macchinario nel reparto agglomerati dell’Ilva di Taranto “è l’ennesimo” incidente. “Significa che non si fa tutto il possibile per rendere sicuro il lavoro”, ha sottolineato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a margine della Conferenza nazionale organizzativa programmatica della Cisl a Riccione.