Le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione negli Usa hanno registrato un aumento di mille unità. In un contesto caratterizzato da un indubbio miglioramento della congiuntura, la situazione del mercato del lavoro negli Usa continua a destare preoccupazioni.
Proprio oggi infatti il dipartimento del Lavoro ha reso noto che gli americani senza occupazione che continuano a beneficiare di sussidio ha raggiunto la cifra di poco meno di 4 mln di persone, più esattamente 3,84 milioni, che è il livello massimo da 19 anni a questa parte, cioè dal lontano mese di febbraio del 1983. Il dato è aggiornato al 6 aprile scorso, ed è stato reso noto in coincidenza con la divulgazione dei risultati della consueta rilevazione settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, cresciute nell’ ultima settimana di mille unità, a quota 445mila.
La quantificazione del numero di persone che hanno un aiuto pubblico in quanto tuttora prive di lavoro non è stata inoltre influenzata – secondo quanto precisato dal dipartimento – dal fatto che, proprio recentemente, sono entrate in vigore nuove regole estensive, relative al trattamento di disoccupazione.
Queste norme, infatti, stabiliscono adesso che siano concessi ulteriori 13 settimane di sussidio, in aggiunta alle 26 settimane ordinariamente previste.
L’ andamento al rilento del mercato del lavoro ha avuto oggi ripercussioni sul superindice economico, che a marzo è salito dello 0,1%, in misura inferiore alle attese, che erano per una crescita dello 0,3%.
Resta inoltre il fatto che gli osservatori si attendono per il futuro un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione, che a marzo è salito fino al 5,7%. Se le prospettive occupazionali appaiono allo stato attuale tuttora deboli, questo non potrà peraltro che aver influenza sulle decisioni di politica monetaria della Fed, nel senso che i tassi sembrano destinati a rimanere fermi per altri mesi. La Fed, infatti, da sempre è stata molto attenta a modulare le decisioni relative al costo del denaro proprio sulla base della situazione del mercato del lavoro.
La situazione del mercato del lavoro negli Usa sembra quindi ancora lontana dallo stabilizzarsi, dopo i tragici fatti dell’ 11 settembre ed in connessione con la crisi economica, e per di più le prospettive sembrano essere ancora difficili da questo punto di vista. General Electric ha in programma infatti di tagliare settemila posti di lavoro nella controllata GE Capital, mentre Boeing proprio ieri ha reso noto di aver intenzione di ridurre l’ occupazione di parecchie migliaia di unità nel ramo satellitare.
Quanto a Delphi, che è il maggiore produttore mondiale di componenti per auto, sempre ieri ha comunicato di aver in corso riduzioni di personale per 6.100 posti di lavoro, negli Usa ed in Europa.
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