È in programma l’incontro di ritorno, nella sede del consiglio regionale di Piazza Unione a Pescara, tra la Giunta Regionale Abruzzo e le parti sociali sul Dpefr.
Per il sindacato regionale Uil Abruzzo, l’analisi della crisi è sbagliata “perché non coglie il gravissimo fenomeno in atto di divergenza tra Mezzogiorno e Centro-Nord, con rottura della cerniera che l’Abruzzo aveva a lungo rappresentato”. Non esiste un pacchetto di misure a breve (autunno-inverno 2014-2015) per contrastare la crisi, manca la centralità del lavoro “e obiettivi occupazionali chiari”. Per finire, manca una strategia di riduzione delle tasse “su lavoro e impresa”.
“Ci era stato chiesto di presentare un contributo scritto – sottolinea la Uil Abruzzo. Vedremo cosa avranno recepito. La nostra posizione, espressa già nel primo incontro del 6 ottobre, è stata in sintesi questa: alcuni aspetti innovativi nel documento presentato dalla Giunta (snellezza, riferimento agli obiettivi di Europa 2020, priorità data alla riforma della pubblica amministrazione regionale), ma anche rilievi critici da muovere al documento (di analisi, di impianto e di contenuto)”.