A novembre 2025 i prezzi alla produzione dell’industria crescono sono aumentati dell’1% rispetto al mese precedente, mentre nel confronto su base annua risultavano diminuiti dello 0,2% su base annua, a fronte di un più 0,1% annuo ad ottobre. A riportarlo è l’Istat, secondo cui al netto del comparto energetico, invece, i prezzi registrano un incremento congiunturale più contenuto (+0,3%) e nella dinamica annua mostrano una lieve accelerazione, al più 1%, dal +0,7% di ottobre.
“L’aumento congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria a novembre (+1,0%) si deve principalmente al rialzo dei prezzi della componente energetica (in particolare, prodotti petroliferi raffinati ed energia elettrica); al netto di tale componente, i prezzi registrano un incremento su base mensile più contenuto (+0,3%). Anche la lieve flessione su base annua si deve in gran parte alla dinamica dei prezzi dei prodotti energetici – è il commento dell’Istat – il cui calo tendenziale si amplia a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con novembre 2024, quando si rilevarono aumenti dei prezzi del comparto più marcati”.
“Sul mercato interno, accelera la crescita tendenziale dei prezzi sia dei beni intermedi sia dei beni strumentali sia dei beni di consumo. Riguardo alle costruzioni – prosegue l’Istat – i prezzi registrano incrementi congiunturali determinati, soprattutto, dai rialzi dei costi di alcuni materiali e dell’energia; su base annua, la loro crescita è in accelerazione”.
Secondo l’istituto di statistica, sul mercato interno i prezzi crescono dell’1,3% rispetto a ottobre e diminuiscono dello 0,3% su base annua (da +0,2% del mese precedente). Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,3% su base mensile (+0,3% in entrambe le aree, euro e non euro) e dello 0,6% su base annua (+1,0% area euro, +0,2% area non euro).
Nel trimestre settembre-novembre 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2% (+0,1% mercato interno, +0,4% mercato estero). A novembre 2025, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori sul mercato interno riguardano altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,1%), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,8%) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+2,5%); sul mercato estero riguardano mezzi di trasporto (+6,4%) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,8%), per l’area euro, e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+7,0%), per l’area non euro. Ampi cali tendenziali sul mercato estero si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,3% area euro, -5,9% area non euro). Sul mercato interno, si amplia la flessione tendenziale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas (-3,8%, da -1,0% di ottobre).
A novembre 2025, dice ancora l’Istat, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali crescono dello 0,3% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,6% di ottobre); quelli di Strade e ferrovie aumentano dello 0,5% in termini congiunturali e dell’1,0% in termini tendenziali (era +0,4% a ottobre). Nel trimestre settembre-novembre 2025, rispetto al precedente, conclude il comunicato, i prezzi di Edifici residenziali e non residenziali aumentano dello 0,3%, quelli di Strade e ferrovie rimangono invariati.


























