Educatrici e insegnanti precarie in servizio presso nidi e scuole d’infanzia di Roma Capitale torneranno in presidio sotto al Campidoglio. A preoccupare è il nuovo bando di concorso che Roma Capitale prevede di pubblicare entro il 2026, mentre in circa 4mila per quanto riguarda i nidi e 1.500 per le scuole d’infanzia sono risultate idonee nelle graduatorie che scadranno entro il 2027.
La presidente dem della commissione capitolina Scuola, Carla Fermariello, ha chiesto alle forze dell’opposizione di “non strumentalizzare” le paure delle insegnanti, ma di spingere per “la proroga immediata delle graduatorie e la necessità di garantirne la durata oltre il 2027, termine fissato dal Governo stesso nonostante la nostra aspra battaglia dello scorso anno”.
Fermariello ha ricordato lo sforzo fatto da Roma Capitale “con risorse dell’ente locale” per stabilizzare le precarie tra il 2022 e il 2024, e le oltre 1000 assunzioni previste per il 2025.
L’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, ha inoltre ribadito che “le graduatorie saranno utilizzate fino alla scadenza delle stesse. Respingiamo al mittente ogni tentativo di spargere fumo in merito”. Quanto alla proroga delle graduatorie, chiesta dalle operatrici e dalle maestre precarie “si tratta di una esclusiva competenza del livello nazionale, noi la sosteniamo oggi come in passato. Il Governo intende prorogarle? Bene, proceda”.
L’impegno del Campidoglio, tuttavia, non è bastato a rassicurare le precarie che torneranno giovedì 11 in presidio sotto l’arce capitolina.



























