Le domande di Reddito d’Inclusione presentate al 30 settembre 2018 sono state 787.982, poco meno del 50% dei nuclei stimati dall’Istat in situazione di povertà assoluta. Alla stessa data le domande Rei accolte sono risultate 375.799 pari al 47,7% del totale. La forte incidenza delle regioni meridionali è rilevabile da 252.269 domande accolte pari al 67,1% del totale nazionale. Le domande accolte nelle regioni centrali sono risultate 53.042 pari al 14,1% e quelle nelle regioni settentrionali 70.488 pari al 18,7%. È quanto emerge dal Rendiconto Sociale dell’Inps.
Il Reddito di Inclusione (ReI), introdotto nel 2017 ed operativo dal 1 gennaio 2018, sostituisce ed assorbe il Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA), misura sperimentale di contrasto alla povertà, operativa dal 2016 e fino al 31 ottobre 2017 alla quale hanno potuto accedere i nuclei familiari in condizioni di bisogno. Il ReI è riconosciuto previa valutazione della situazione economica e dell’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
È importante evidenziare che i beneficiari sono risultati per 330.613 cittadini italiani, pari al 88%. Se si considerano i cittadini dell’Unione Europea tale percentuale sale al 91,8%, mentre i cittadini extracomunitari beneficiari risultano 30.072 pari al 8,0%.
A.P