Inflazione stabile a giugno. Secondo la stima preliminare dell’Istat, l’indice dei prezzi è aumentato dello 0,1% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di giugno 2014, registrando lo stesso tasso tendenziale di maggio.
La stabilità della variazione su base annua dell’indice generale, registrata a giugno, risulta sostanzialmente diffusa a tutte le tipologie di prodotto. Le sole eccezioni da segnalare, che peraltro si compensano, riguardano i Servizi relativi ai trasporti (+0,3%, da +0,8% di maggio), i Tabacchi (+4,0%, da +4,4% del mese precedente) e i Beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% di maggio).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” è stabile allo 0,6%; stabile anche l’inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento – in larga parte condizionato da fattori stagionali – dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%).
L’inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%. Rispetto a giugno 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio (-0,3%) e quelli dei servizi una crescita stabile allo 0,7%. Di conseguenza, rispetto a maggio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,1% su base mensile e fa registrare una crescita su base annua stabile allo 0,2%.
Secondo la stima preliminare dell’Istat, inoltre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno registrato una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile allo 0,8%.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e aumentano dello 0,2% su base annua (da +0,3% di maggio).
Nel mese di maggio 2015 l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali aumenta rispetto al mese precedente dello 0,2% e diminuisce dell’1,9% rispetto a maggio 2014. Lo rende noto l’Istat precisando che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno aumentano dello 0,2% rispetto ad aprile e diminuiscono del 2,7% su base tendenziale.
Al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,1% sul mese precedente (con un aumento dello 0,3% per l’area euro e una variazione nulla per quella non euro). In termini tendenziali si registra un incremento dello 0,7% (+0,2% per l’area euro e +0,8% per l’area non euro).
Il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-2,8 punti percentuali). Sul mercato estero i contributi positivi più rilevanti derivano dai beni intermedi per l’area euro (+0,4 punti percentuali) e dai beni di consumo non durevoli per l’area non euro (+0,6 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 10,0% sul mercato interno e del 16,4% su quello estero.